Sarà presentata al Museo civico d’arte di Modena sabato 23 gennaio alle 17 la mostra “Corot e l'arte moderna. Souvenirs et Impressions”, aperta fino al 7 marzo nel Palazzo della Gran Guardia a Verona. L’iniziativa, a cura degli organizzatori dell’esposizione, rientra nel progetto di co-marketing tra le città di Verona e Modena.
Frutto della collaborazione fra il Museo del Louvre e il Comune veneto, la mostra è curata da Vincent Pomarède, conservatore capo del Dipartimento di Pittura del museo francese, e organizzata dal Museo civico di Castelvecchio. Attraverso un centinaio di dipinti realizzati in un arco temporale di quattro secoli, da Poussin a Picasso, la mostra è incentrata su Jean-Baptiste Camille Corot (1798-1875), ritenuto “l’ultimo dei classici e il primo dei moderni”, prodigioso creatore di universi poetici e di invenzioni plastiche, sia per quanto riguarda la rappresentazione della natura sia per la figura umana. Attraverso una serie di confronti emerge con forza il suo stile sobrio e luminoso, a cui hanno contribuito in modo determinante i viaggi in Italia, nel 1825-1828, nel 1834 e nel 1843, tra le rovine di Roma e la campagna laziale, tra Venezia e il lago di Garda.
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