Modena solleciterà il Governo perché rispetti il Patto per la Sicurezza tra Stato e Comuni di Modena e Sassuolo sottoscritto lo scorso 18 luglio 2007, e trasferisca nel capoluogo di provincia i 25 agenti di polizia previsti, impedendo che il blocco del turnover del personale porti l'organico in essere due anni fa in situazione di sofferenza. E’ stato approvato in Consiglio comunale a Modena, con il voto favorevole del Pd e di Sinistra per Modena, contrario del Pdl e della Lega Nord, e con l’astensione dell’Idv e di Modena a Cinque Stelle, l’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd Paolo Trande “Patto per la Sicurezza”.
Con questo odg si impegna il sindaco e la Giunta “a sollecitare il Governo al rispetto del Patto e a dare corso alle azioni previste, per quanto di propria competenza, con il coinvolgimento degli attori sociali, il recupero delle aree più fragili della città, il potenziamento e una migliore organizzazione della Polizia Municipale”. Si invita, inoltre, “il Governo, e il ministro della Giustizia a dare seguito concreto agli annunci e agli impegni solennemente assunti da parlamentari modenesi nelle scorse settimane di campagna elettorale, circa il trasferimento di detenuti e il potenziamento degli organici per il sistema carcerario del nostro territorio”.
Secondo Eugenia Rossi dell’Idv, “solo un meccanismo efficiente può colmare le carenze di personale, a cui il prima possibile verranno date risposte. Se un agente fa la stessa cosa che è stata fatta da un altro agente di un corpo differente è un lavoro inutile. E’ necessario un coordinamento e una organizzazione migliore, il problema è di qualità Non credo che 20 vigili in più possano risolvere il problema”.
Per Stefano Barberini della Lega Nord “la situazione sicurezza a Modena sta degenerando. Non riuscite a dare ai cittadini una città tranquilla. Assessore Marino, mi viene da dire che lei è un generale senza esercito, vuole fare una task force ma senza il personale. Prendete in giro i cittadini”.
Il sindaco di Modena Giorgio Pighi è intervenuto riprendendo il consigliere Barberini, che nel suo intervento si era lamentato di continue interruzioni: “Penso che gli interventi verso il Presidente del Consiglio siano irrispettosi, chiedo che nella prima Commissione di Vigilanza e Garanzia si guardino tutti i verbali e si prendano in esame le cose dette. Non si può tollerare un modo di porsi di questo tipo verso una istituzione”.
Il consigliere del Pd Michele Andreana ha sottolineato l’importanza “di quanto l’Amministrazione sta mettendo in campo. Possiamo pensare davvero che un rafforzamento della polizia locale possa rendere più sicurezza senza un rafforzamento degli altri corpi? Se aumentiamo le azioni locali le forze di polizia non sono in grado di reggere”.
“Noi siamo i primi a voler rendere Modena sicura – ha affermato l’assessore alla Sicurezza Antonino Marino - vogliamo rispondere alle paure con politiche diverse da quelle del Governo, che ha come soluzione le ronde ed altri guazzabugli legislativi che intervengono solo a livello di sensazioni, ma non in maniera reale. Dove sarà necessario utilizzeremo in maniera rinforzata il nostro corpo di polizia locale, stiamo cercando di riorganizzarlo in modo da valorizzare le risorse. Il coordinamento con le altre istituzioni c’è, anche sul piano operativo, quello che manca sono i 25 agenti”.
Il consigliere di Modena a 5 Stelle Vittorio Ballestrazzi ha presenta un emendamento, poi ritirato.
Per Mauro Manfredini della Lega Nord “un ministro dell’Interno non può mandare altri operatori: ha mandato quei 40 militari che sono impegnati al Cpt, avrebbero dovuto essere liberi 40 agenti, se questo non è avvenuto vuol dire che il tavolo della sicurezza non funziona, fatelo funzionare”.
Secondo Maurizio Dori del Pd “il turnover non garantisce l’aumento di persone. Vogliamo parlare degli agenti che se ne vanno ma non vengono sostituiti? Qui viene fatta demagogia, bisogna invece essere concreti. Il governo incontrerà i sindacati tra poco per il contratto delle forze dell’ordine, in cui darà un aumento molto più basso di quello di Prodi”.
Andrea Leoni del Pdlha commentato: “Quando Minniti venne a Modena con il Patto della Sicurezza promise 25 agenti, una parte arrivò con il governo di centrosinistra e una parte con il governo di centrodestra. Non si era parlato del fatto che se ne andavano in pensione il numero sarebbe cresciuto. Se non si metteva mano al vecchio progetto ci sarebbero stati una serie di tagli e noi la mano ce l’abbiamo messa”.
Nel merito dell’odg il sindaco Pighi ha affermato: “Davanti alla scelta compiuta di fare azioni straordinarie nell’ambito delle nostre competenze io credevo ci sarebbe stato un favore unanime. Abbiamo competenze specifiche, rispetto a queste ogni tanto è necessario concentrare le forze in una operazione più forte. Ora ad esempio siamo in grado di farlo perché le scuole non sono ancora partite. Con questa operazione i cittadini si sono sentiti più sicuri”.
Il consigliere del Pd Enrico Artioli è intervenuto nel dibattito per chiedere “di ritirare l’emendamento di Modena a 5 Stelle per non diversificare troppo il tema che è stato espresso nel nostro ordine del giorno”.
Il consigliere Ballestrazzi ha specificato che “l’emendamento viene direttamente dal nostro programma delle elezioni. Ci sono cose che effettivamente non si integrano esattamente con questo odg, ma da qualche parte bisognerà pur inserirle. Si potrebbe utilizzare il bilancio partecipativo per andare su una cosa concreta, le assemblee con i vigili di quartiere. Ritiro l’emendamento con l’impegno di approfondire il discorso, ma su questo odg mi astengo”.
In conclusione del dibattito è intervenuto nuovamente il consigliere Barberini per fatto personale: “Se devo delle scuse ve le faccio. Ma sin dall’inizio del Consiglio comunale i toni sono stati accesi e ce li siamo presi anche noi, non mi sembra che i colleghi che mi hanno ripetutamente interrotto siano stati ripresi nel modo giusto".
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