Come venivano costruite le case delle terramare? E come lavoravano i costruttori dei villaggi padani di 3 mila 500 anni fa? Risponderà a queste domande l’iniziativa di archeologia sperimentale in programma domenica 13 settembre al Parco archeologico di Montale, aperto dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 (in caso di maltempo il programma potrebbe subire variazioni; si consiglia pertanto di telefonare al numero 059 532020 a partire dalle ore 9 di domenica). Il biglietto d’ingresso costa 6 euro, ma bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni spendono 4 euro e, fino ai 5 e oltre i 65 anni, si entra gratuitamente (informazioni nel sito www.parcomontale.it). Proprio per i bambini è previsto un laboratorio per imparare a intrecciare canne, frasche e rami e a stendere l’intonaco sulle pareti.
Gli archeologi che hanno partecipato ai lavori di realizzazione delle case dell’età del bronzo spiegheranno come venivano costruite le solide abitazioni delle terramare, dal taglio dei pali con l’inserzione di cunei battuti con martelli in legno, alla creazione di incastri con l’utilizzo di asce e scalpelli in bronzo, fino alla realizzazione di pareti con la tecnica dell’incannucciato.
Le ricostruzioni sperimentali sono state possibili grazie alle informazioni ricavate dallo scavo archeologico sulle diverse specie di legno, identificate grazie alle analisi archeobotaniche, e sugli strumenti in uso, fedelmente riprodotti.
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