Il ‘900 italiano visto attraverso Rinascita, la Casa del Popolo che sorge a San Vito di Spilamberto: un edificio carico di significati che rischia di scomparire per assecondare le esigenze del mercato immobiliare. Il destino di Rinascita dà vita a “Immobili”, lo spettacolo teatrale in scena al Parco Amendola Sud sabato 13 giugno, alle ore 21, nella cornice del Loving Amendola. La Casa del Popolo di San Vito fu costruita nel 1904 per dare spazio alle idee dei lavoratori, bruciata da una squadra fascista nel ‘21, ricostruita dalla collettività nel 1949 come sede politica del Pci: tutti i cittadini sottoscrissero un prestito per realizzare l’edificio che anche a livello architettonico portava avanti una sperimentazione. Sulla facciata razionalista venne inserito un bassorilievo che, attraverso i volti di coloro che fecero la Resistenza, rappresentava l’utopia di una nuova società. Il bassorilievo venne realizzato in due giorni e due notti, con una lavorazione fatta direttamente col cemento, con la volontà di consolidare rapidamente un presente come monito per l’avvenire. A sessant’anni di distanza, Rinascita è stata messa in vendita, il suo destino è a rischio per un intervento residenziale. Scritto e diretto da Giulio Costa, con Elsa Bossi e Giulio Costa, “Immobili” è costruito su 7 scene. A partire dal dialogo fra un parroco e la sua perpetua (in dialetto) fino ad arrivare, un secolo dopo, al dialogo fra un assessore e un consigliere comunale (in un italiano contaminato dall’inglese), si assiste alla costruzione e demolizione di case e di idee: attraverso due punti di vista, spesso dissonanti, il nostro oggi si presenta così come il risultato di un passato pieno di contraddizioni, di slanci e speranze, alternate da sconfitte e faticose ripartenze.
Nota per le redazioni: per
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