Possono essere approssimati ad oltre 7,5 milioni di euro gli interventi di assistenza e sostegno ai cittadini che il Comune eroga in via ordinari, strumenti che sono stati adeguati e potenziati in previsione proprio dell’approssimarsi della crisi economica. La pressione sul bilancio comunale è duplice: da una lato una maggiore richiesta di aiuto e dall’altro minori entrate derivanti da alcune misure adottate, come l’adeguamento automatico delle rette alle mutate condizioni di reddito delle famiglie. Nei 7,5 milioni sono rilevanti i quasi 2 milioni del contributo affitto. Segue per il rilevanza il capitolo “contributi assistenziali vari” per 1milione e 700mila euro, da cui provengono tutte le risorse per trasferimenti di contrasto alla povertà. Sono compresi in tale voce anche i costi di copertura parziale o totale delle utenze di acqua, luce, gas e rifiuti.
Ancora, 1 milione e 400mila euro derivano dall’assegno di cura per gli anziani, intervento a sostegno delle famiglie con un anziano disabile in casa, famiglie che si aggiungono a quelle già assistite con il servizio di assistenza domiciliare che costa all’amministrazione dai 7 ai 9 mila euro all’anno per ogni utente. Infine poco più di 1 milione di euro per minori, a vario titolo assistiti.
Anche se meno rilevanti fra le politiche di sostegno all’emergenza, sono comunque da segnalare i 400 mila euro di trasferimenti per il diritto alla mobilità di anziani e studenti mediante la riduzione del prezzo dell’abbonamento al trasporto pubblico.
A tutto questo si deve aggiungere il blocco tariffe e l’adesione al Fondo provinciale anticrisi con un milione di euro.
Quindi il sostegno all’economia ed alle imprese. A parte presentiamo l’accordo con Unicredit Banca ed altri seguiranno nei prossimi mesi con altri istituti di credito e su materie diverse.
Già oggi, comunque, sono in essere pagamenti di investimenti già accantierati per ben 165 milioni di euro. 165 milioni di euro di liquidità che per la maggior parte si riverserà su imprese del nostro territorio tra il 2009 ed il 2010, quindi il periodo più duro per le nostre imprese.
Inoltre la spesa corrente del Comune di Modena, cioè quella per servizi, anche nel 2009 prevede circa 120 milioni di euro di acquisto di beni e servizi, quindi un sostegno importante all'economia ed ai consumi. Un impegno in parte vanificato dal Patto di stabilità imposto dal governo che blocca paganti già in cassa.
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