Sono ancora troppe le donne che non denunciano il loro aggressore ed è troppo alto il prezzo che ogni giorno si trovano a pagare per i soprusi di chi le tratta come oggetti su cui riversare il proprio disprezzo. “Giù le mani!”, la campagna promossa da Comune e Provincia di Modena in collaborazione con il Centro Documentazione Donna, intende essere un segnale forte e positivo per ridare alle donne il coraggio di riappropriarsi di loro stesse e della loro libertà.
Circa l’80 per cento delle violenze denunciate dalle donne nel territorio modenese avviene in ambito domestico ed è legata quasi sempre ai reati di maltrattamento e persecuzione, spesso estesi ai figli. Lo ha sottolineato recentemente anche la Procura di Modena fornendo i dati sui procedimenti per violenza tentata o commessa pendenti in Procura: 51 nel 2005, di cui 37 a carico di italiani e 20 di stranieri (alcuni procedimenti sono contro più persone); 63 nel 2006, di cui 48 a carico di italiani e 15 di stranieri; 60 nel 2007, di cui 27 a carico di italiani e 31 di stranieri; 69 nel 2008, di cui 39 contro italiani e 26 contro stranieri. Nei primi due mesi del 2009 sono già stati 18 i procedimenti avviati, 8 contro italiani e 8 contro stranieri. Di pari passo alle denunce per violenza, sono aumentate anche le azioni di tutela messe in campo da istituzioni e associazioni nei confronti delle donne che hanno subito violenza. Dal 2004 al 2007, a Modena, sono aumentate del 36 per cento le donne che hanno richiesto un intervento di prevenzione e accoglienza dopo aver subito episodi di violenza in famiglia: erano 110 nel 2004, sono state 150 nel 2007. Nello stesso periodo sono aumentate dell’8,6 per cento anche le richieste di ascolto e consulenza nei confronti di donne in difficoltà, passate dalle 793 del 2004 alle 861 del 2007. Sono inoltre quasi raddoppiati i casi in cui è stato richiesta la mediazione familiare, passati da 75 a 140; mentre su un fronte diverso da quello della violenza familiare, è cresciuto anche il numero degli interventi di protezione sociale nell’ambito del progetto Oltre la strada. (I dati sulle azioni di tutela delle donne che subiscono violenza in città sono pubblicati sul nuovo Piano del Benessere 2009-2011)
Diversi i numeri da contattare sul territorio modenese per denunciare una violenza o chiedere aiuto. Per le situazioni di emergenza ci si può rivolgere al 112 (Carabinieri) o al 113 (Polizia di Stato), la chiamata è gratuita da telefono fisso e cellulare. Per uscire dalla violenza e ricevere consulenza gratuita ci si può rivolgere al servizio sociale più vicino a casa, ma anche all’Associazione Casa delle Donne contro la violenza (via del Gambero 77, Modena tel. 059 361050; most@donnecontroviolenza.it, www.donnecontroviolenza.it); all’Associazione Gruppo Donne e Giustizia (via del Gambero 77, tel. 059 361861, donnegiust@libero.it, www.donnegiustiziamodena.it); al Centro di Ascolto per donne in difficoltà del Centro Intercomunale per le Pari Opportunità (tel. 0536 1844716) che ha sedi a Sassuolo, Fiorano Modenese, Formigine e Maranello; al Centro di Ascolto VivereDonna Servizio gratuito di prima accoglienza di Carpi (via Don Luigi Sturzo 21, tel. 059 653851, e-mail: viveredonna@gmail.com).
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