02/04/2009

NO DEL CONSIGLIO ALLA MOZIONE PER RIDURRE GLI ASSESSORI

Respinta la proposta del capogruppo di Alleanza Nazionale Andrea Galli

Il Consiglio comunale di Modena ha respinto, con il voto contrario della maggioranza e favorevole della minoranza, un ordine del giorno presentato in aula dal capogruppo di An Andrea Galli sulla riduzione del numero degli assessori. L’ordine del giorno chiedeva all’Amministrazione “di far sì che, in futuro, il numero degli assessori comunali modenesi, oscillante per Legge e per Statuto tra 8 e 12, sia riportato al massimo a 10, guadagnandone così in efficienza e tagliando su costi e sprechi”.
Nella presentazione, Andrea Galli ha detto: “in questa giunta comunale alcuni assessori sono stati sfiduciati dal proprio partito, altri hanno brillato per assenza, altri ancora si sono dimessi senza essere sostituiti. Noi vorremmo che il tema della riduzione degli assessori fosse affrontato di comune accordo tra la minoranza e la maggioranza”.
Michele Andreana, Pd, ha replicato: “il governo di centrosinistra quando è stato in carica ha operato nel senso della riduzione dei costi della politica, riducendo le comunità montane, i consiglieri delle società partecipate, e così via. Lo statuto fissa il numero degli assessori da 8 a 12 e noi abbiamo già ridotto il numero. Non possiamo votare questo ordine del giorno che ha un carattere strumentale e propagandistico”.
Michele Barcaiuolo, An, ha obiettato che “bisogna sapere distinguere tra le funzioni pubbliche necessarie e quelle, invece, che sono fonte di sprechi. Vedo Comuni che hanno più abitanti e meno assessori di Modena. Lo statuto modificato a fine della scorsa legislatura prevedeva da 8 a 12 assessori ma anche altri aspetti che sono stati disattesi”.
Mauro Manfredini, Lega, ha affermato: “dopo le dimissioni di Elisa Romagnoli le cose sono andate avanti lo stesso. Quanto all’assessore Monticelli, è venuto qui a leggere qualche interrogazione, ci ha dato degli imbecilli, ma credo che non serva un assessore così. Servirebbe piuttosto un assessore alla sicurezza. Voto volentieri questa mozione”.
Andrea Leoni, Fi-Pdl, ha detto che “i costi della politica andrebbero affrontati dal lato dell’esecutivo. La parte rappresentativa è un fattore di democrazia che non va toccato: il numero dei deputati, dei consiglieri regionali e comunali. Vanno tagliati i numeri delle giunte e del governo”.
Ivo Esposito, Fi-Pdl, ha dichiarato: “vorrei che questo ordine del giorno non fosse considerato di parte. Vorrei che fosse un segnale importante da dare ai cittadini, di una politica che pensa ai cittadini più che a se stessa. Trovo giusto che ci sia un taglio sull’Amministrazione. Sarebbe un peccato che questo segnale non lo dessimo insieme”.
Andrea Galli, An, ha replicato: “dal silenzio dei membri della maggioranza mi pare chiaro che il partito dei forchettoni esiste ancora, e che questa Amministrazione non vuole ridurre i costi della politica”.
 

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