07/04/2009

MODIFICA AL REGOLAMENTO PER AREA ATTREZZATURE GENERALI

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera con il voto contrario di minoranza, Rc, IdV e di Giuseppe Campana del Pd, e favorevole del resto della maggioranza

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato con il voto contrario della minoranza, di Rifondazione Comunista, dell’Italia dei Valori e del consigliere Giuseppe Campana del Pd, e favorevole del resto della maggioranza la delibera di modifica del Regolamento contenente i criteri e le modalità attuative di alcuni articoli del testo coordinato delle norme di Psc, Poc, Rue.
“Siamo in conclusione dell’attuale Piano Peep e al di là dell’attuale piano straordinario, l’Amministrazione non ha più aree destinate all’edilizia sociale” ha spiegato l’assessore alla Progettazione e Gestione del Territorio illustrando la delibera. “Questa modifica consentirà di attuare nell’area Attrezzature generali un 20% di edilizia convenzionata, in attesa di predisporre sull’altro 60% di proprietà dell’Amministrazione, un ulteriore piano Peep. Di questo 20% un 10% sarà destinato alla vendita, alle stesse condizioni economiche e normative dei Peep, e l’altro 10% all’affitto con condizioni migliorative per gli affittuari, rispetto a quelle normalmente previste nei Peep: in particolare riguardo la durata, ventennale, il canone di affitto, abbattuto di un ulteriore 13%, e la possibilità dopo 3 anni di affitto di destinarne parte ad un piano di accumulo destinato all’acquisto della casa. L’area Attrezzature generali rappresenta l’unica risposta per dare attuazione al Piano casa, se non la realizzazione di un nuovo Psc. Con questa delibera non è in discussione una variante, ma solamente un regolamento attuativo. La possibilità di edificare le aree è già stata deliberata”.
“Con l’approvazione di oggi si va a inserire nelle aree Peep una zona in cui i cittadini modenesi trovano case molto care” afferma Mauro Manfredini della Lega Nord. “Noi non possiamo appoggiare questa delibera, anche se comprendiamo le ragioni. Rientra però in queste aree anche via Canizzaro e siamo contrari”.
Per Ubaldo Fraulini dell’IdV “questo regolamento di attuazione riguarda una variante che noi non abbiamo approvato. Da Attrezzature generali il 50% diventa residenziale. Noi siamo d’accordissimo con la realizzazione di Peep, ma questa non è la strada giusta. Noi siamo per realizzare il Peep partendo dai bisogni reali dei modenesi, soprattutto dei giovani. Vogliamo sapere a priori dove vengano realizzarti, a partire dalla dotazione di servizi. Poi si decide come acquisire le aree”.
Dante Mazzi di Fi-Pdl ha affermato che si tratta di “criteri di cui non si può non condividere lo spirito, i principi di equità. Il problema è l’individuazione delle aree. Qui ci ritroviamo a discutere come nel 2008 su come si può configurare un’operazione del genere che è una variazione di Psc, stiamo andando ad individuare determinate zone rendendole edificabili. E’ uno strumento all’apparenza equo, ma in realtà si materializzano i fantasmi del passato e si rende edificabile la zona di Ponte Alto, sede storica della Festa dell’Unità”.
Per Michele Andreana del Pd “la delibera rappresenta una tappa. Su queste aree da tempo inutilizzate è possibile prevedere una edificazione rimanendo nell’attuale Psc. Non c’è alcuna preoccupazione, siamo nel pieno rispetto politico e delle regole che ci siamo dati. Non possiamo accettare l’idea che si blocchi lo sviluppo della città per aspettare di convincere l’ultimo della maggioranza che non è convinto. Questo è un voto sereno che non dà imposizioni, non dà ultimati, né chiusure preconcetto, ma semplice disponibilità a discutere nel merito”.
Giuseppe Campana del Pd ha affermato: “So che un regolamento si può presentare sul piano teorico come uno strumento neutro disponibile all’applicazione. Qui sono, però, previsti interventi significativi per me negativi. Non spendo parole verso chi mette in giro le voci, che hanno ripreso a circolare, su un mio imminente passaggio all’IdV. La mia decisa appartenenza al Pd vuole sottolineare la piena legittimità in questo partito di dissentire su singole delibere o altro. Credo che sulla media distanza il Pd potrebbe anche scoprire di potermi essere grato”.
Per Adolfo Morandi di Fi-Pdl “questo regolamento è stato presentato come qualcosa di necessario per ricompattare il territorio, per rispondere a un bisogno. Interventi di edilizia economica popolare ce ne sono diversi già avviati, verranno realizzati centinaia di appartamenti. Non capisco la necessità di aggiungerne altri, soprattutto visto il momento di crisi. Non vedo necessità di portarne avanti altri, salvo per aprire un discorso nuovo di modifica del Psc”.
Secondo Alvaro Colombo de La Sinistra per Modena “non si parla di edilizia residenziale pubblica, ma di Peep da una parte e di interventi di affitto calmierato dall’altra. Mettiamo in votazione uno strumento che ci consentirà di reperire aree per permettere a fasce medie di avere una abitazione, un numero di interventi di alloggi che rientra nei numeri previsti nell’attuale Psc. Accanto alla capacità di risposta articolata alle diverse domande sociali, va mantenuta alta la qualità delle risposte”.
Andrea Leoni di Fi-Pdl ha affermato: “Si scontrano due filosofie precise che qualcuno per meri motivi elettorali vorrebbe mettere insieme: l’accordo annunciato del Pd con Idv si è già frantumato ed è un patto che d’ora in avanti non ha più alcuna credibilità. La beffa, poi, è di vedere svelato uno dei cancri di questa città, il terribile e vergognoso legame tra partito e cooperazione. Nelle aree di Ponte Alto ci veniva detto tempo fa che niente sarebbe mai stato costruito, invece c’è stata fatta una bella speculazione edilizia”.
Andrea Galli di An-Pdl ha commentato: “Dopo un intervento così lucido si possono dire poche parole. Questo libro che oggi ci volete portare a votare è talmente banale che è giusto che almeno una parte della stessa maggioranza abbia dubbi. La vittoria delle elezioni di tale maggioranza porterà questa Amministrazione all’incapacità assoluta, quando altre cose rimarranno ingessate nella città aggiungeremo altri capitoli a questo libro”.
Per Sergio Rusticali del Ps “è una posizione condivisibile o meno di un gruppo consiliare. Il nostro parere sarà favorevole per il fatto che questo regolamento non è un passaggio inatteso, ma lo strumento coerente preceduto da due altri atti. Non si può dire che questo è un regolamento che non va a approvato, credo che da alcuni punti di vista politici alcuni aspetti vadano marcati ed altri no”.
Secondo Paolo Ballestrazzi di Modena a Colori “c’è un fallimento politico grave della casa di questa coalizione. Se la spesa per l’acquisto e l’affitto di queste nuove abitazioni sono quelle sottolineate dal consigliere Morandi, e io ci credo, ha ragione il consigliere Fraulini a dire che i controlli sul costo degli immobili e sull’affitto non sono rivolti alla classe più povera. La richiesta di edilizia sociale non trova risposta con strumenti di questo tipo. Siamo fermi allo stesso punto di 30 anni fa”.
L’assessore Sitta nella sua replica ha dichiarato di voler dare rassicurazioni: “Prevedere l’utilizzo di queste aree è un atto fondamentale da parte del Consiglio, ne abbiamo assolutamente bisogno, perché non ce ne sono altre per attuare nuovi impianti Peep. Queste aree erano già previste dal Psc, a meno che non si pretenda di non attuare nemmeno il piano regolatore esistente. Dentro i Piani che stiamo facendo il livello di verde è quello garantito finora e di cui siamo orgogliosi, di molto superiore alle direttive regionali. Il costo di costruzione non può essere confuso con il costo di vendita, ci sono in mezzo costi diversi. Il prezzo d’acquisto di 1600 euro al metro quadro è una cosa importante per chi deve acquistare casa. Trasparenza è quando si mettono cittadini e interlocutori nella condizione di avere tutti le stesse opportunità. Tutti i proprietari delle aree Attrezzature generali hanno la possibilità di accedere a questa opportunità”.
Per le dichiarazioni di voto sono nuovamente intervenuti i consiglieri Fraulini, Galli e Leoni.

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