Case protette, Rsa e Centri diurni del Comune di Modena vengono promossi a pieni voti dagli ospiti e dai loro familiari e il gradimento del servizio è in continua crescita rispetto agli anni scorsi. Il grado di soddisfazione complessivo rispetto alle Case protette si attesta sull’8,7 per i familiari, in crescita rispetto al 2006, in cui si posizionava sull’8,6, e del 9 per gli ospiti. Le Rsa prendono un 8,6 dai parenti, in decisa crescita rispetto al 2006, quando si attestava sul 7,8, e un 8,8 dagli ospiti. I Centri diurni eccellono con un 9,5 sia per i frequentatori sia per i familiari, in miglioramento rispetto al 2006, anno in cui prendevano 9 dai parenti e al 2004, quando si posizionavano sull’8,7. E’ quanto emerge dall’indagine realizzata dall’Ufficio Ricerche del Gabinetto del sindaco di Modena per rilevare la qualità percepita dai familiari degli ospiti di Case protette, Rsa e Centri diurni nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008.
La ricerca, che ha cadenza biennale, ha riguardato tutte le strutture assistenziali, cioè quelle a gestione diretta, quelle in appalto e quelle private convenzionate, e ha preso in esame cinque parametri che ne caratterizzano l’attività quotidiana: attività assistenziali, sanitarie, di animazione, alberghiere e di relazione/informazione. Attraverso un questionario con domande chiuse e aperte, nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008 è stata raccolta l’opinione di 499 familiari e 196 ospiti di Case protette, di 69 parenti e 35 frequentatori dei Centri diurni e di 94 familiari e 15 ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali. E’ stato chiesto loro di assegnare ad ognuna delle attività un voto compreso tra 1 e 10, oltre ad un voto complessivo sulla struttura.
Se nel 2004 l’81,6% dei familiari dava un voto dall’8 al 10 alle Case protette, il 61% alle Rsa, e il 77,3% ai Centri diurni nel 2008 la percentuale cresce rispettivamente all’85,8%, al 75,5% e al 100%.
“Questi risultati evidenziano la positività del welfare mix che contraddistingue il Comune di Modena rispetto a questi servizi – afferma il sindaco di Modena Giorgio Pighi – e premiano l’impegno dell’Amministrazione verso il sociale e verso le categorie più sensibili. Ricordiamo che anche nel bilancio di previsione 2009 sono stati destinati al welfare oltre 107 milioni di euro”.
“Sono contenta dell’esito della ricerca – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti – dimostra che è stato percepito tutto il lavoro svolto in questi anni dagli operatori delle strutture, dai dirigenti e collaboratori dell’assessorato, dall’ufficio qualità e dai sindacati, che hanno svolto un importante ruolo nei comitati di valutazione. In questi cinque anni è stato fatto molto per migliorare sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo questi servizi. Sia le strutture a gestione diretta, che quelle appaltate che quelle convenzionate hanno registrato un aumento del gradimento di familiari ed ospiti”.
Il 57,3% degli intervistati ha trovato la Casa protetta meglio di quanto non si aspettasse, dandole un voto medio pari a 9,1, il 36,7% corrispondente alle aspettative, che sono comunque molto alte, pari all’8,4. Particolarmente apprezzato è risultato il livello di scambio delle informazioni e di relazione. Nel caso delle Rsa il 56,4% ha trovato le strutture migliori rispetto al previsto, il 29,8% corrispondenti alle attese. Quasi tutti coloro che hanno avuto una sorpresa in positivo danno un voto delle Rsa che mediamente si posiziona sul 9,2, chi ha trovato le strutture come se le aspettava dà un 8, mentre l’11,7% che le ritiene peggiori rispetto alle proprie aspettative dà comunque un voto medio pari a 7. L’ambito più apprezzato è quello delle attività sanitarie. Nel caso dei Centri diurni il 100% degli intervistati ha promosso le strutture con un voto medio del 9,5, 50 su 69 intervistati ritengono che il servizio sia meglio rispetto alle aspettative, per 19 di loro corrisponde alle aspettative. Per il 78,3% dei familiari il proprio tempo a disposizione è migliorato o molto migliorato, la stessa relazione con l’anziano ha registrato un miglioramento per il 53,6%. Secondo il 76,8% dei parenti la sua vita è migliorata, soprattutto in attivismo e vitalità (il principale aspetto di cambiamento per il 47,2%), ma anche per vita sociale (il 22,6%), per autonomia (il 13,2%) e nel rapporto con i familiari (l’11,3%). Nel caso ritengano sia peggiorata (l’11,6% degli intervistati) lo è stato per problemi di salute. Il fiore all’occhiello di questi Centri è ritenuta l’area delle attività assistenziali.
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