La preoccupazione che la malavita organizzata cerchi di infiltrarsi in un territorio ricco come quello modenese è assolutamente legittima e condivisa. Segnali e fatti registrati in queste ultime settimane, inoltre, sollecitano la società modenese (cittadini, Istituzioni, Forze dell’ordine e Magistratura) ad alzare il livello di attenzione e di intervento.
Nulla deve essere sottovalutato, e certamente il settore dell’edilizia è, insieme ad altri, un campo di possibili tentativi di infiltrazione malavitosa, come è già stato accertato in altri comuni. Accanto alla preoccupazione, però, è bene ricordare che a Modena non siamo all’anno zero, se non altro per evidenziare come, effettivamente, qualcosa di concreto si possa fare.
Il Comune di Modena è stato promotore già nel ‘99, con successivo aggiornamento nel 2007, del Protocollo sugli Appalti Pubblici concordato con tutte le organizzazioni sindacali e imprenditoriali; protocollo che ha sempre applicato nei propri appalti, evitando il ricorso generalizzato al massimo ribasso e utilizzando modalità di gara, come l'offerta economicamente più vantaggiosa, che permettono di selezionare le offerte in base anche alla qualità progettuale ed imprenditoriale dell’offerente.
Tale metodo, che comunque garantisce regole chiare ed uguali per tutti, ha portato al risultato che nel 2007 il 90% degli appalti del Comune sono stati assegnati ad imprese locali e dell'Emilia-Romagna. E non perché siamo stato favorite, ma semplicemente perché sono state in grado di fornire garanzie maggiori rispetto alla concorrenza. Non è quindi casuale che nessun cantiere dell’Amministrazione Comunale sia oggi sospeso per controversie legali, che le opere vengano completate nei tempi previsti e che i controlli effettuati dalle autorità competenti sui temi della regolarità del personale e dei sistemi di sicurezza abbiano dato esito negativo.
A questo si aggiunge che il Comune di Modena ha istituito, forse unico in Italia,un nucleo specializzato della Polizia Municipale per il controllo dei cantieri anche privati. E' infatti l'attività di controllo, insieme a quella di magistratura e forze dell’ordine, che deve essere intensificata, in particolare sui cantieri privati e sui subappalti, sviluppando la collaborazione fra tutti gli organi preposti.
Roberto Guerzoni, assessore ai lavori pubblici
Daniele Sitta, assessore alla pianificazione territoriale
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