Il Consiglio comunale di Modena invita il Governo italiano ad attivarsi affinché il Governo turco metta fine alla politica di persecuzione del popolo curdo e trovi una soluzione con gli strumenti della politica anziché con le armi. Esprime inoltre solidarietà alla comunità curda residente a Modena e auspica la nascita di relazioni con le realtà locali e la comunità turca. È questo il contenuto di una mozione presentata in aula dalla consigliera Prc Angela Bellei e approvata con il voto favorevole della maggioranza, l’astensione di Modena a colori e il voto contrario di An e Forza Italia.
Angela Bellei, Prc, ha presentato la mozione affermando: “a Modena esiste una folta comunità curda, che però non ha mai trovato spazio nelle cronache locali. È presente dall’inizio degli anni Novanta e composta da rifugiati politici, che hanno ottenuto ricongiungimenti familiari, hanno figli, lavorano onestamente. La questione curda è ignorata non solo qui a Modena, dove molti curdi hanno la nazionalità italiana, ma anche a livello internazionale. La Turchia per entrare in Europa dovrebbe adeguarsi a degli standard democratici: per ora ha cancellato la pena di morte, ma molte altre riforme sono rimaste sulla carta, come la libertà di parlare la propria lingua o di indossare i colori della bandiera curda”.
Enrico Artioli, Pd, ha ricordato la sensibilità della città di Modena per le minoranze, e osservato: “il tema posto è proprio riuscire a definire il rispetto delle minoranze in un contesto che accetti la diversità anche all’interno della stessa nazione. E questo è solo uno dei problemi che si dovranno affrontare nel futuro, a livello italiano ed europeo”.
Mauro Manfredini, Lega Nord, ha detto: “voterò molto volentieri questo ordine del giorno, assicurando che la Lega è contraria a tutti i paesi in cui non vengono rispettati i diritti umani”.
Ivo Esposito, Forza Italia, ha affermato: “i curdi non hanno mai professato la non violenza. Ci sono stati attentati legati al Pkk, con una resistenza che ha spesso sfociato nel terrorismo. Il mio appoggio alla resistenza non violenta, come quella del Dalai Lama, è pieno, ma non trovo giusta la lotta armata dei curdi”.
Alla questione del “terrorismo del Pkk”, Angela Bellei ha replicato che “la formazione armata si è costituita quando la Turchia ha cominciato a distruggere i villaggi. La lista delle organizzazioni terroristiche è stata creata nel 2001 su iniziativa degli Usa, ma lo scorso anno la Ue ha tolto il Pkk da questa lista, perché ha agito sempre contro attacchi militari e non contro civili”.
Azioni sul documento