Il patrimonio del Comune di Modena ha un valore economico di 1 miliardo 160.214 euro. Il valore complessivo delle vendite del patrimonio dal 2004 al 2007 è stato di 105 milioni 982500 euro. Il concorso delle vendite al finanziamento del bilancio è stato pari al 38,6 per cento. Le vendite hanno consentito reinvestimenti pari a 2,45 volte il patrimonio dimesso. Pochi dati ma significativi quelli che compaiono nella pubblicazione dal titolo “Patrimonio, un bene collettivo dinamico – 2004/2009”, realizzata dall’assessorato alle Politiche Patrimoniali, guidato da Antonino Marino, al termine del mandato amministrativo. Nel resoconto di fine consiliatura vengono evidenziate alcune aree tematiche: i risultati – la gestione del patrimonio sociale, aree Peep ed edilizia agevolata; il riscatto delle aree Peep; i campi di calcio e l’assegnazione di aree e sedi dell’associazionismo; il centro storico; l’utilizzo del patrimonio come leva degli investimenti e gli scenari futuri.
Aree Peep: la loro gestione è realizzata grazie ad un meccanismo che consente l’autofinanziamento delle opere pubbliche: le spese sostenute per l’acquisto delle aree e per le opere di urbanizzazione sono infatti bilanciate dai corrispettivi versati dai soggetti attuatori.
La aree Peep sono diventate un punto di riferimento per la ricerca di soluzioni abitative incidendo in modo significativo sul mercato libero, sia nei prezzi di vendita e locazione degli alloggi che nella qualità degli interventi.
Dal 1963 sono stai realizzati 11 mila alloggi, il 71 per cento su aree concesse in diritto di superficie che impone limiti al trasferimento successivo della proprietà e della locazione dei beni. E’ in corso la realizzazione di un nuovo piano per la costruzione di 2210 alloggi.
Riscatto aree Peep: la gestione del patrimonio in aree Peep ha consentito l’accertamento di rilevanti corrispettivi di riscatto. Nel periodo luglio 2004 – 30 dicembre 2008, da 1890 immobili, tra alloggi e attività commerciali, sono stati incamerati 14 milioni 277 171 euro. I risultati dei riscatti, a prescindere dall’effetto finanziario ottenuto, sono conseguenza di una politica che è intervenuta con lo scopo principale di rispondere ad esigenze sociali mutate, imposte dal cambiamento delle condizioni familiari dei proprietari di alloggi ad edilizia agevolata.
Campi da calcio e associazionismo: il progetto prevede l’alienazione dei campi da calcio Baroni, Botti, Rognoni, Guidi, Duroni, Incerti, Canevazzi e l’ex campo da rugby Morselli, non più adeguati alle necessità degli utilizzatori. E’ prevista, dopo l’ opportuna variante urbanistica, la realizzazione di nuovi campi ricercando nelle nuove realizzazioni il miglioramento qualitativo degli spazi e delle dotazioni. Il Comune favorisce l’uso pubblico di strutture sportive concedendo proprie aree in diritto di superficie ad associazioni sportive, senza fini di lucro, sulle quali edificare gli impianti sportivi per periodi commisurati alla complessità delle strutture, in cambio di un corrispettivo proporzionato al costo che il Comune sosterrebbe per espropriare lo stesso terreno. Alla scadenza del diritto di superficie il Comune diviene proprietario dell’opera senza pagamento di indennizzi e senza aver sostenuto oneri per la costruzione. Per dare maggiore efficienza gestionale è stata favorita la costituzione della Cooperativa Spazio, costituita da un raggruppamento di associazioni sportive, con lo scopo di portare a sistema le diverse realtà gestionali della polisportive.
Centro storico: è stato fortemente impattato da iniziative di riqualificazione del patrimonio con il coinvolgimento di altri enti pubblici territoriali attraverso l’attuazione di Accordi di Programma. Uno tra i più importanti accordi è stato attuato con l’AUSL: sono stai individuati immobili di grandi dimensioni che l’Azienda sanitaria ha dismesso, dopo l’entrata in servizio dell’ospedale di Baggiovara, come l’ospedale Sant’Agostino, l’ospedale Estense, la sede della Divisione Urologia e alcuni uffici in via Canaletto. In particolare l’ex ospedale Sant’Agostino è stato venduto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per una cifra di 15 milioni 417 mila euro. L’ex ospedale sarà recuperato e riutilizzato con finalità culturali. Con il Ministero Beni culturali è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la realizzazione di un nuovo polo culturale dedicato alle biblioteche storiche da realizzarsi negli ex uffici AUSL in via Canaletto.
Patrimonio e investimenti: il patrimonio comunale è di 1 miliardo 160 milioni 214 mila euro grazie ad oltre 900 mila metri quadrati di fabbricati e oltre 24 mila metri quadrati di aree. Nel periodo 2004 – 2007 sono state effettuate dismissioni per 105 milioni di euro. Gli importi introitati sono stati reinvestiti per opere pubbliche per una spesa pari a 274 milioni di euro. Le alienazioni patrimoniali hanno concorso al finanziamento del bilancio per un valore pari al 38,6 per cento delle spese di investimento (media del quadriennio).
Scenari futuri: i programmi patrimoniali futuri dovranno interagire con una logica di sviluppo della città legata ad alcuni punti fermi: il definitivo abbandono di una concezione statica del patrimonio, la conferma di una politica di governo del territorio tramite la sinergia di capitali privati e pubblici che prediliga l’utilizzo degli strumenti di concertazione tra il settore pubblico e quello privato con Accordi di programma, convenzioni con il Terzo settore ed il completamento dei programmi in corso.
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