“I dati recenti di un importante quotidiano economico smentiscono nettamente le accuse e polemiche strumentali sull'uso dei T-Red per fare cassa, in questa città. Si tratta di una scelta che riconfermiamo perché ha dimostrato sul campo la sua validità: ha infatti contribuito significativamente a cambiare il comportamento alla guida dei conducenti di veicoli. Si rispettano molto più di prima le norme agli incroci semaforici, la velocità media dei veicoli è più rispettosa dei limiti, ed è diminuito il flusso di veicoli che entrano impropriamente nella zona a traffico limitato”. E’ la risposta dell’assessore alla Polizia Municipale del Comune di Modena Gualtiero Monticelli all’interrogazione “Cosa intende fare la Giunta dei T-red già installati?” di Modena a Colori. Con la presentazione dell’interrogazione il consigliere Baldo Flori chiedeva di mettere chiarezza sulla questione dei T-Red e di esprimere una posizione ufficiale da parte della Amministrazione sulla continuazione o meno dell’uso di queste attrezzature. “Perchè i T - red sono stati acquistati da Hera e poi ceduti in uso al Comune ? La Giunta voleva forse evitare future e prevedibili contestazioni, coprendosi dietro Hera?” ha chiesto Flori. “Adesso che la legittimità degli apparecchi è stata messa in discussione dalla indagine giudiziaria a livello nazionale, il Comune cosa intende fare? Quale trattamento verrà riservato a quei cittadini che intanto sono stati multati sulla base di apparecchiature di cui si contesta la legittimità?”.
“La decisione di sperimentare nuovi strumenti deriva dalla volontà di proseguire su questa strada” ha proseguito Monticelli. “Siamo interessati alla tecnologia digitale e agli infrarossi. Questa tecnologia consente il funzionamento 24 ore su 24, cattura un maggior numero di immagini e richiede meno lavoro a valle rispetto agli attuali Photored con pellicole fotografiche che necessitano di sviluppo e masterizzazione”. L’assessore ha, poi, aggiunto che “la scelta di Hera Luce non ha nulla di machiavellico, semplicemente questa azienda, che si occupa di illuminazione e di impianti semaforici, ha visto una possibile nuova area di sviluppo di attività nell'installazione e gestione di questi impianti. Ne ha acquistati alcuni e si è proposta, come altri, per la sperimentazione, cogliendo l'occasione per iniziare questa attività. La sperimentazione è terminata il 31 dicembre 2008 e gli impianti sono disattivati da quella data. Una commissione di tecnici ha il compito di valutarne il risultato”.
L’assessore ha sottolineato come “il nostro Comune non ha mai avuto relazioni con la ditta distributrice di questi impianti sulla quale abbiamo appreso essere stata aperta un’indagine da parte della magistratura di Milano. Il comportamento della nostra Amministrazione è stato coerente e univoco, per noi queste notizie nulla cambiavano e si andava avanti come deciso, nulla è infatti pervenuto dalla Magistratura al Comune di Modena. La sperimentazione deve essere sottoposta unicamente ad un giudizio di merito di natura tecnica per verificare l’efficacia dello strumento, poi si deciderà se fare una gara. Ovviamente preferiremmo che prima si esprimesse anche il Ministero dei trasporti che ha omologato quell'impianto. E' già stato sollecitato in questo senso da diverse amministrazioni”. Per questa ragione, secondo l’assessore “gli impianti e le sanzioni fatte dai T-Red, per quanto ci risulta, sono assolutamente regolari, in tutto nell'intero 2008 ne sono state rilevate poco più di 1100”.
Il consigliere Flori, si è dichiarato “non soddisfatto. Credo che nella nostra interrogazione non ci sia niente di strumentale. Non condividiamo la fiducia illimitata che l’Amministrazione ha nella tecnologia, per noi ci vuole un mix tra tecnologia e presenza di operatori in carne e ossa. Non crediamo sia cambiato molto il comportamento dei modenesi, perché se fosse vero sarebbero previste in bilancio cifre inferiori per quanto riguarda le multe, mentre a Modena sono state confermate entrate previste dalle multe per 9 milioni e mezzo di euro. Continuo inoltre a non capire perché questa operazione è stata gestita da Hera. In altre situazioni sono state seguite procedure diverse”.
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