“La notte del 31 dicembre a Modena sono andati a fuoco 8 cassonetti e diversi cestini porta rifiuti. Il danno complessivo è di svariate migliaia di euro. Hera Spa, proprietaria dei cassonetti, li ha sostituiti già dall’indomani”. Lo ha detto l’assessore alla Polizia Municipale Gualtiero Monticelli rispondendo ai consiglieri comunali Pd Ercole Toni e Achille Caropreso sul tema dei roghi di cassonetti nella notte di Capodanno.
Achille Caropreso ha chiesto: “è tollerabile che l’ultimo dell’anno si possano impunemente incendiare i cassonetti?”, mentre Ercole Toni si è soffermato, oltre che sull’atto vandalico, anche sul disagio causato a persone e animali dall’esplosione di botti e petardi.
L’assessore ha spiegato che i cassonetti non sono assicurati perché non ci sarebbe convenienza economica a farlo. “L'onere della denuncia – ha aggiunto – compete al proprietario dei cassonetti, cioè Hera, che ha scelto di farla solo in presenza di qualche concreta possibilità di risalire all'autore del fatto”. L’assessore si è poi soffermato sull’importanza di “recuperare idealità e valori condivisi per prevenire atti vandalici che causano danni alla collettività” e ha auspicato per i vandali “qualora colti sul fatto, una sentenza che li condanni all'integrale rimborso del danno”.
Per quanto riguarda i petardi, l’assessore ha spiegato che “sono venduti liberamente ai maggiori di 14 anni, da negozi in possesso della relativa licenza. Fortunatamente non risulta esserci, nella nostra città, la pratica di usare delle vere e proprie bombe artigianali, illegali, tali da ipotizzare reati penali. La tradizione di festeggiare avvenimenti con lo scoppio di petardi risale probabilmente al periodo immediatamente successivo all'invenzione della polvere pirica. Nel mondo occidentale è tradizione festeggiare in questo modo la notte del 31 dicembre, che convenzionalmente rappresenta l'inizio di un nuovo anno. Credo che non sia una tradizione deprecabile se praticata lontano dalle civili abitazioni in luoghi aperti, purtroppo non è sempre così. La Polizia Municipale di Modena, fra le varie segnalazioni di quella notte, ha ricevuto una sola chiamata per disturbi conseguenti a petardi, si è recata sul luogo ma non ha riscontrato nulla. Questo dato non è rappresentativo dei disturbi effettivamente registrati, penso piuttosto che il livello di tolleranza dei Modenesi verso questi comportamenti, quella notte, sia alto. Anche in questo caso, al fondo, si tratta di un problema di educazione e di valori. Divertirsi è un diritto – ha concluso Monticelli - purché si sappia che la libertà di ognuno cessa quando inizia quella di un altro”.
Ercole Toni ha affermato: “i danni riguardano anche le cassette postali e le automobili parcheggiate. Ci sono anche danni psicologici alle persone e agli animali domestici, che sono letteralmente terrorizzati”.
Achille Caropreso ha replicato: “i fuochi d’artificio oramai sono armi improprie e il loro uso deve essere rigorosamente disciplinato, molto più di quanto accade oggi”. Caropreso si è detto soddisfatto della risposta ma ha chiesto all’assessore “di fare presenti a Hera le nostre rimostranze, perché le denunce contro ignoti vanno comunque fatte”.
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