Nel giro di alcuni anni, la parte Ovest della Città di Modena, quella solcata dalla linea ferroviaria e appoggiata sulla via Emilia, si troverà di fronte a un cambiamento epocale. I nuovi sistemi infrastrutturali legati all’attuazione del progetto Alta Velocità porteranno il traffico ferroviario in uscita dalla stazione centrale dei treni e diretto verso Milano su altre linee, passanti a nord della città, sostituendo così la linea storica che, oggi, attraversa la città sfiorando il cimitero, troncando la via Emilia e attraversando due quartieri, la Madonnina e il Villaggio artigiano, che su quella linea sono nati e cresciuti. Di questo si parlerà giovedì 5 febbraio alle 21 al Laboratorio della città, presso la Palazzina Pucci/ex Mercato Bestiame, in via Canaletto 98, nella serata dedicata alla rassegna Paesaggi di Urbanità. “Modena Ovest dopo lo spostamento della ferrovia”, questo il titolo dell’appuntamento, che vedrà la presentazione del progetto dell'Università di Cesena, a cura del professor Gino Malacarne, e dei progetti per l'area del cimitero monumentale, a cura del professor Gianni Brughieri, sempre dell’Università di Cesena.
Da un lato, la dismissione della linea ferroviaria potrà costituire una importante forma di collegamento tra la parte ovest della città (quartieri residenziali, parti produttive, sistema direzionale e terziario della zona Fiera) e il sistema stazione/centro storico. Dall’altro, il vecchio tracciato ferroviario potrà essere usato come elemento generatore di nuovi tessuti urbani e di importanti spazi pubblici, in grado di cucire parti di città da sempre separate e divise (su tutte il ripristino del tracciato storico della via Emilia e il recupero dell’accesso da sud al cimitero), e di indurre alla riqualificazione del vecchio Villaggio artigiano.
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