I corsi di formazione organizzati dal Centro musica di Modena aiutano i giovani a trovare un lavoro. Lo sostiene la ricerca dal titolo “Lavorare con la musica”, condotta nel 2007 dal dipartimento del Linguaggio e della Cultura dell’Università di Modena e presentata ieri pomeriggio, venerdì 13 febbraio, alla tavola rotonda “Imprese creative e sviluppo locale: un confronto tra esperienze italiane”, che si è svolta al al Baluardo della Cittadella, in piazza Tien An Men,
La ricerca, realizzata in collaborazione con il Centro studi e documentazione del Comune di Modena, presenta gli esiti del lungo percorso formativo svolto dal Centro musica negli ultimi dieci anni attraverso finanziamenti del Fondo sociale europeo e corsi a mercato.
Attraverso questionari in forma diretta o via e-mail, di interviste di gruppo “faccia a faccia” o telefoniche individuali la ricerca ha indagato su come e quanto i bisogni e le aspettative degli utenti dei corsi “Live Sound Education”, “Rock Impresa”, “Booster” e “Live&Sound” siano stati soddisfatti.
I risultati della ricerca, che ha visto un'adesione degli utenti del 78%, promuovono l’intera offerta formativa e, in particolare, l’impatto dei corsi sulla carriera dei partecipanti.
“Live Sound Education”, il corso per tecnici del suono, conferma che l’acquisizione di conoscenze teoriche capaci di dare un tocco di maggiore flessibilità, creatività e originalità alle tecniche già acquisite per esperienza, risulta fondamentale per potere svolgere la propria attività con maggiore efficienza. Ma è “Rockimpresa”, corso di management e organizzazione di eventi, che conferma il successo della strada intrapresa dal Centro Musica. Il 90 per cento dei partecipanti, fra quelli che hanno risposto al questionario, lavora nel settore musicale e un terzo di loro ne ha fatto l’attività lavorativa principale: organizzazione di eventi, management degli artisti, comunicazione, vendita di spettacoli e produzione sono i settori di impiego. A seguire è “Booster Imprese per la musica”, la cui percentuale di occupati è del 75 per cento. e “Live&Sound” che vede impiegati il 66 per cento dei corsisti.
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