Nell’area in cui sorge il condominio di via Gobetti 53 saranno effettuati mercoledì 2 dicembre alcuni sondaggi di controllo per verificare la condizione del terreno e valutare gli interventi necessari. I danni al marciapiede e all’androne del palazzo che si sono verificati in concomitanza con i lavori per realizzare il nuovo Collettore di Levante saranno riparati e risarciti grazie a un’assicurazione stipulata dal Comune di Modena e dalla cooperativa Cmb per tutelare le aree interessate dai lavori.
“Dopo la segnalazione delle crepe da parte del direttore dei lavori”, spiega Simona Arletti, assessore all'Ambiente del Comune di Modena, “sono stati messe in moto le procedure di verifica della struttura. Le crepe, come ha evidenziato un rapporto della ditta che sta eseguendo i lavori, sono dovute all'assestamento e non hanno interessato gli elementi strutturali, pertanto non è assolutamente compromessa la sicurezza dell’edificio. Il fabbricato è costantemente monitorato e si sta constatando che non vi sono ulteriori movimenti. Su indicazione dei tecnici che se ne stanno occupando – conclude l’assessore - vorremmo rassicurare i condomini: il palazzo certamente non sta sprofondando, né sprofonderà”.
Gli scavi per realizzare l'opera idrica devono essere eseguiti a notevole profondità e le tecnologie utilizzate garantiscono la massima sicurezza sia per gli addetti al cantiere sia per le strutture interessate. Lo scavo è protetto da paratie d’acciaio che impediscono ogni movimento al terreno circostante. Terminati i lavori di posa, lo scavo viene di nuovo riempito con materiale ad elevata stabilità, e solo allora le paratie vengono estratte. Il materiale di riempimento è molto più stabile di quello argilloso tipico del territorio modenese.
I danni all'edificio di via Gobetti 53 sono stati evidenziati già dal direttore dei lavori e confermati dall'amministratore del condominio, il quale ha segnalato che lo stabile è stato soggetto in passato ad abbondante perdite d'acqua al di sotto del marciapiede. Queste perdite, durate due o tre anni, hanno deteriorato il terreno sottostante indebolendo probabilmente gli strati al di sotto delle fondazioni.
Il Comune di Modena e la ditta che sta eseguendo i lavori hanno elaborato due ipotesi, entrambe verosimili, per giustificare le crepe nel marciapiede e nell'androne. La prima è che i lavori di scavo abbiano in qualche modo disturbato il terreno di fondazione, già indebolito, determinando un assestamento della struttura. La seconda ipotesi è che le vibrazioni indotte dalle pesanti macchine di cantiere abbiano innescato l’assestamento nel terreno indebolito. In entrambi i casi non vi sono rischi per l’edificio di via Gobetti 53.
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