Venerdì 4 dicembre, alle 21.30, la scrittrice Michela Murgia sarà alla Tenda di Modena per presentare Accabadora, il suo ultimo libro uscito per le edizioni Einaudi. L’autrice converserà con Marco Cugusi; letture a cura dell'attore Feddy Ferro. L’evento che si svolge nello spazio di viale Molza (angolo Monte Kosica) gestito dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena, è promosso dall’associazione L'Asino che vola. “Acabar”, in spagnolo, significa “finire” e in sardo “accabadora” è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non è il gesto di un'assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. È lei l'ultima madre. La Sardegna degli anni Cinquanta è un mondo antico sull'orlo del precipizio, ha le sue regole e i suoi divieti, una lingua atavica e taciti patti condivisi. La comunità è come un organismo, conosce le proprie esigenze per istinto e senza troppe parole sa come affrontarle. Sa come unire due solitudini, sa quali vincoli non si possono violare, sa dare una fine a chi la cerca. Michela Murgia, nel romanzo Accabadora, con una lingua scabra e poetica insieme, usa tutta la forza della letteratura per affrontare un tema così complesso senza semplificarlo e trova le parole per interrogare il nostro mondo mentre racconta di quell'universo lontano e del suo equilibrio segreto e sostanziale, dove le domande avevano risposte chiare come le tessere di un abbecedario, l'alfabeto elementare di «quando gli oggetti e il loro nome erano misteri non ancora separati dalla violenza sottile dell'analisi logica». Michela Murgia è nata a Cabras nel 1972. Nel 2006 ha pubblicato con Isbn Il mondo deve sapere, il diario tragicomico di un mese di lavoro che ha ispirato il film di Paolo Virzì, Tutta la vita davanti. Per Einaudi ha pubblicato nel 2008 Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede e nel 2009 il romanzo Accabadora.
Nota per le redazioni: In allegato la copertina di Accabadora
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