Occorreranno dai cinque ai sei mesi per realizzare il progetto “Fare assieme la ‘nostra’ scuola Muyeye” a cui partecipa anche il Comune di Modena insieme ad un gruppo di associazioni modenesi di cui è capofila Social Point. Nel villaggio di Muyeye (Malindi, Kenya) sarà costruita una scuola professionale pubblica per permettere ai numerosi ragazzi che si trovano nell’impossibilità di proseguire gli studi, di apprendere un mestiere. Nella scuola, che avrà diversi indirizzi professionali, verrà favorito l’accesso anche a studenti portatori di svantaggi psicosociali. Il complesso sarà costituito da cinque edifici e una cisterna per garantire l’acqua nei giorni in cui l’erogazione è interrotta. Oltre ad aule e laboratori, situati nell’edificio principale, la scuola avrà due cucine, bagni e un alloggio per il custode. Il movimento Parole ritrovate e l’associazione Itake consegneranno il complesso finito entro il mese di marzo del prossimo anno. L’accordo prevede che la scuola inizi a funzionare entro sei mesi dalla donazione. Ad insegnarvi sarà personale locale, come è africana l’impresa edile che la sta costruendo con personale assunto in buona parte tra gli abitanti del villaggio.
Il progetto è promosso a livello nazionale da Parole ritrovate che dal 2000 ad oggi ha organizzato diversi eventi a livello nazionale, tra cui una grande avventura vissuta da un equipaggio del Servizio di Salute mentale che ha attraversato l’Atlantico in barca vela. Quell’avventura è diventata un film di Sergio Damiani, “Oceano dentro”, che verrà proiettato alla Tenda di viale Molza giovedì 26 novembre. Il progetto di cooperazione internazionale di quest’anno, a Modena ha trovato anche l’appoggio dell’assessorato alla Cooperazione internazionale del Comune, oltre che di Social Point (impegnato per favorire l'inserimento in percorsi di socializzazione, tempo libero e cittadinanza attiva di cittadini con disagio psichico) e di numerose realtà del mondo del volontariato.
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