Mentre la città di Modena rende omaggio all’epoca d’oro del beat con l’intitolazione di una piazza al “29 settembre” dell’omonima canzone, i musicisti di domani allenano mani, orecchio e sensibilità fin dalla scuola media. Alle medie Ferraris Marconi di Modena sono infatti partiti i corsi a indirizzo musicale con lezioni pomeridiane di solfeggio, canto e musica da aggiungere alle ore mattutine di educazione musicale. I ragazzi potranno scegliere lo strumento in cui perfezionarsi tra chitarra, clarinetto, pianoforte e violino e si vedranno riconosciuti crediti formativi per l’accesso al Liceo Musicale. E da quest’anno alle medie Ferraris Marconi ha preso il via anche un’altra sperimentazione, la “cl@sse 2.0”, che applica un metodo didattico innovativo basato sulle nuove tecnologie. Alla lezione frontale si sostituisce la metodologia del laboratorio e della comunità di apprendimento: in sostanza, i ragazzi diventano protagonisti attivi delle ore di scuola e sono chiamati a risolvere problemi in collaborazione con i compagni più che a memorizzare nozioni trasmesse dal docente.
“L’avvio di questi nuovi corsi rappresenta un riconoscimento dell’impegno degli insegnanti – afferma l’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè - che da anni lavorano per sensibilizzare e formare gli alunni alla musica e per introdurre le nuove tecnologie nel metodo didattico. Per Modena – prosegue l’assessore - il nuovo indirizzo musicale rappresenta un'ottima opportunità formativa per i ragazzi e il primo tassello di un percorso musicale in continuità che potrebbe proseguire al liceo Sigonio qualora, come auspichiamo, questo liceo fosse arricchito dall'indirizzo musicale, e all'istituto di Alta formazione Vecchi Tonelli già operante nella nostra città”.
Con l’apertura dei corsi a indirizzo musicale nella Scuola Media “Ferraris-Marconi”, nelle due sedi di via Divisione Acqui e di via Nonantolana, Modena si allinea agli standard dell’offerta formativa musicale presente nelle scuole degli altri paesi europei. L’indirizzo musicale era già presente in alcune scuole della provincia, mentre le “cl@ssi 2.0” sono 12 in Emilia-Romagna e 156 in Italia.
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