E’ in partenza per la Bosnia la delegazione modenese che assisterà alla presentazione nei Balcani dello spettacolo che, lo scorso 6 gennaio, ha portato sul palcoscenico del Teatro Storchi di Modena i ragazzi degli orfanotrofi di Scutari (Albania) e Tuzla (Bosnia). La performance teatrale con protagonisti 30 giovani bosniaci e albanesi è il risultato di un progetto di cooperazione decentrata promosso e coordinato dall'Ufficio Cooperazione Internazionale del Comune di Modena. I giovani protagonisti di “Tutti i grandi sono stati bambini”, regia di Alberto Grilli e musiche di Anna Palumbo, dopo l’esordio modenese, hanno rappresentato lo spettacolo in altri cinque teatri emiliano-romagnoli e ora si preparano a metterlo in scena nei loro paesi. Allo spettacolo si è arrivati dopo un percorso di formazione e alcuni laboratori, teatrali e musicali, condotti negli orfanotrofi di Tuzla e Scutari; i giovani albanesi e bosniaci si sono però conosciuti solo all’arrivo in Italia dove, all’ombra della Ghirlandina, è nato uno spettacolo per immagini che cerca di raccontare dal punto di vista dei bambini pregi e difetti del mondo degli adulti. Giovedì 8 ottobre “Tutti i grandi sono stati bambini” andrà in scena a Tuzla al Centro Culturale Bosanski, venerdì 9 sarà al Centro Culturale J.U. Kulturni di Srebrenica, per approdare infine in Albania: a Scutari il 13 e a Elbasan il 14 ottobre. La delegazione modenese, composta dal coordinatore dell’Ufficio Cooperazione Internazionale del Comune di Modena, da rappresentanti di Arci e di Teatro Due Mondi assisterà alle rappresentazioni di Tuzla e Srebrenica. Realizzato in collaborazione con il Centro Musica, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, ARCI e Teatro due Mondi, oltre che con partner istituzionali e associativi di Tuzla e Scutari, il progetto s’inserisce nella cornice dell’Accordo di Programma Quadro per la cooperazione decentrata nell’area Balcani promosso e cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, a cui il nostro Comune aderisce insieme ad altri Comuni e Province della regione. Il progetto ha voluto offrire un’opportunità di scambio e di conoscenza ai ragazzi bosniaci e albanesi che vivono negli orfanotrofi, attraverso il contributo modenese sul versante del teatro per ragazzi. Inoltre, ha dato la possibilità di avviare una collaborazione con le associazioni e le istituzioni delle città di Tuzla e Scutari che potrà avere sviluppi futuri. Dello spettacolo, tradotto anche in albanese e bosniaco, e del percorso formativo che lo ha preceduto, è stato anche realizzato un video, che oltre ad essere proiettato a sostegno del tour teatrale nei Balcani, potrà essere utilizzato nelle scuole modenesi all’interno degli itinerari didattici.
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