“L’episodio della scorsa notte (la rapina alla birreria Vecchia Pirri) è molto grave e si aggiunge a quello di Albareto (la famiglia rapinata in casa) poco prima di Natale. Sul nostro territorio si stanno verificando fatti anomali, per gli obiettivi colpiti e per il ricorso ad una violenza brutale e gratuita. Un allarme che deve essere colto dalle Istituzioni, ed in particolare da quelle che hanno la responsabilità diretta in materia di sicurezza.”
Questa posizione è stata sostenuta dal Sindaco Giorgio Pighi nel corso degli incontri di oggi sui temi della sicurezza. In tarda mattinata il Sindaco ha incontrato i titolari ed il personale del locale rapinato, ha espresso loro la solidarietà ed il sostegno concreto dell’amministrazione.
L’urgenza di un’azione puntuale da parte delle forze di polizia è stata ribadita dal Sindaco nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto in serata presso la Prefettura: “serve il massimo impegno di tutti -ha sottolineato Pighi- per ora utilizzando al meglio le forze che abbiamo a disposizione in quanto, per necessità e per senso di responsabilità, non possiamo fare diversamente; ma anche con la consapevolezza che i rinforzi destinati a Modena rimangono una priorità che il governo non può più ignorare.”
In questo senso, proprio oggi, è partita una nuova lettera del Sindaco che chiede al Ministro degli Interni di provvedere al mantenimento degli impegni assunti con la nostra città. L’auspicio è che il prossimo incontro, col Ministro Maroni o con il sottosegretario addetto alle forze di Polizia, rappresenti un passaggio decisivo per arrivare all’integrazione degli organici della Polizia a Modena. Il testo della lettera è stato illustrato al coordinamento dei Comitati dei cittadini che il Sindaco ha incontrato nel pomeriggio, in Municipio, insieme ai Capigruppo del Consiglio Comunale.
Di seguito il testo della lettera inviata al Ministro degli Interni
Modena, 15 gennaio 2009
PG 4876/120190
Preg.mo Signor Ministro,
mi permetto di ritornare ancora una volta sulla questione degli organici delle Forze dell’ordine per la provincia di Modena. Il problema è noto ai vari livelli del Ministero dell’Interno, in quanto della vicenda si sono occupate, negli ultimi anni, le Istituzioni locali, i vari parlamentari modenesi dei diversi schieramenti politici, gli stessi partiti, le organizzazioni sindacali delle forze di polizia, il coordinamento dei comitati di cittadini per la vivibilità della città; ciascuno di questi soggetti ha ripetutamente sollecitato, nel corso degli anni, il Ministero da Lei attualmente presieduto ad adeguare la dotazione di personale delle Forze dell’ordine nella città di Modena e in provincia.
Va sottolineato ancora una volta che la dotazione organica delle Forze di polizia nazionali, nei suoi numeri complessivi, non è mai stata modificata rispetto a quanto era stato previsto nel lontano 1989; nella realtà, invece, si è passati da 452 unità nel 2003 ai 410 attuali, a fronte di una società che ha visto profondi cambiamenti nella sua composizione e nella sua complessità: flussi migratori, mobilità delle persone, circolazione di beni, ricchezze prodotte, dinamiche di sviluppo economico, danno conto di un tessuto sociale profondamente diverso da quello degli anni ’80.
Nel corso degli anni, l’Amministrazione Comunale si è fatta interprete del disagio della popolazione e ha rivolto ai diversi Governi che si sono succeduti le richieste di adeguamento ormai indispensabili. Finalmente, con la sottoscrizione del Patto per Modena sicura tra il sottoscritto ed il Prefetto di Modena, avvenuta nel luglio 2007 alla presenza del Vice Ministro dell’Interno on. Minniti, si riconosceva tale sottodotazione e si prevedeva esplicitamente un adeguamento da parte del governo con l’assegnazione di 25 nuovi agenti, suddivisi in 10 ciascuno per Polizia e Carabinieri e 5 per la Guardia di Finanza.
L’Amministrazione Comunale, a sua volta, si è impegnata, ed ha pienamente mantenuto tale impegno, ad incrementare l’organico della Polizia Municipale, a dotarlo di ulteriori strumenti quali lo spry urticante, il bastone estensibile (oltre alla pistola di cui sono già dotati tutti gli operatori) e un sistema di radiolocalizzazione dei mezzi; ha inoltre inaugurato una nuova sede con relativa dotazione tecnologica. Dallo scorso luglio, inoltre, sono stati estesi fino alle 3 di notte i turni degli operatori della polizia locale. A ciò si aggiunga la rete di 70 telecamere di controllo del territorio, collegate alle centrali operative di Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale e, a breve, Guardia di Finanza, che hanno visto un consistente investimento di risorse del comune e della regione.
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Tutto ciò è finalizzato a garantire maggiore presidio del territorio e una maggiore sicurezza dei cittadini, tema particolarmente sentito in città, che ha dato origine tra l’altro a numerosi comitati spontanei di cittadini, con l’obiettivo principale di impegnarsi per una maggiore vivibilità del territorio e di stimolo delle istituzioni. Tale presidio è reso ancora più necessario dai recenti reati commessi a carico di cittadini inermi: rapine in villa, a cittadini comuni che rientrano al proprio domicilio, a pizzerie e ristoranti (l’ultimo dei quali avvenuto la scorsa notte). Le Forze dell’ordine operano con la massima abnegazione, ma l’insufficiente dimensionamento delle risorse umane impiegate non consente un’efficace azione di prevenzione e contrasto.
Alcuni mesi fa il coordinamento dei comitati dei cittadini, unitamente alle organizzazioni economiche e alle rappresentanze sindacali della polizia, ha prodotto un documento che ha raccolto l’adesione di diversi gruppi politici del Consiglio comunale di Modena, che io stesso ho sottoscritto e che Le ho inviato lo scorso 26 luglio, e che Le trasmetto nuovamente in allegato, unitamente alla richiesta di un incontro per illustrarglielo.
Tale richiesta era altresì dettata dall’esigenza di chiarimenti rispetto alla comunicazione telefonica, pervenuta qualche giorno prima dalla Sua segreteria, con la quale si riferiva che l’organico delle forze dell’ordine, a Modena, risultava pienamente integrato con 25 nuove assegnazioni, inviate in sostituzione di precedenti mobilità in uscita. E’ invece del tutto evidente, dalla lettura del Patto, che tali risorse umane dovevano essere aggiuntive rispetto alla dotazione organica fino ad allora prevista.
In attesa di Sue comunicazioni, che confermino l’incontro con Lei o col Sottosegretario on. Mantovano, anticipatomi dal Suo collaboratore dr. Ciriello nella giornata di ieri, Le invio distinti saluti.
Il Sindaco
Prof. Giorgio Pighi
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