Da Unicredit 4 milioni di euro, avrà una durata di 13 anni
Il Consiglio comunale di Modena ha dato l’ok alla concessione di garanzia fideiussoria a favore di Unicredit per il mutuo in corso di stipulazione che andrà a finanziare la Fondazione Casa di Enzo Ferrari Museo. E’ stata, infatti, votata all’unanimità la delibera che attiva un mutuo di 4 milioni di euro che avrà una durata di 13 anni.
“Questo mutuo prevede condizioni abbastanza vantaggiose rispetto agli andamenti di mercato di questo periodo” ha commentato nella sua presentazione l’assessore al Bilancio Francesco Frieri. “In caso di insolvenza – ha aggiunto – c’è la revoca della convenzione e la riappropriazione di tutto quanto costruito sul terreno”. All’intervento di Frieri è seguita la presentazione dei dettagli del progetto da parte dell’assessore alla Cultura Mario Lugli, che ha annunciato l’avvio dei lavori entro febbraio del prossimo anno.
Olga Vecchi di Fi – Pdl ha rivendicato la primogenitura dell’idea del Museo Ferrari: “Fi, anni fa, fece un odg approvato all’unanimità, siamo orgogliosi di appropriarci di questa idea, anche se la richiesta che facemmo allora non corrispondeva solo ad un Museo Ferrari, ma a un progetto più ampio per valorizzare la terra dei motori. Non possiamo che rallegrarci dell’iniziativa, ma mi sembra ci siano ancora molte cose da spiegare, questo è quello che ci preoccupa”.
Sergio Celloni dei Popolari Liberali si è dichiarato favorevole alla realizzazione del museo: “Meglio tardi che mai – ha affermato – è bello vedere che di fronte a un progetto come questo non ci siano interferenze politiche, cosa fondamentale per la crescita culturale e turistica della città. Mi aspetto che ci sia la realizzazione di questi bellissimi sogni e spero che vengano attuati nei tempi più stretti nell’interesse della città e dei cittadini”.
“La proposta del museo monumento – ha commentato Fraulini Ubaldo del Pd – è anche l’occasione per delineare un percorso che vada oltre l’idea di un museo, che singolarmente non può portare tutti gli effetti sperati. La galleria Enzo Ferrari di Maranello è al centro del nostro sistema mussale provinciale: nel momento in cui un cittadino va a visitare un’esposizione viene invogliato a vedere anche il resto, è la forza del sistema museo”.
Il consigliere del Pd William Garagnani ha sottolineato “il grosso lavoro fatto dagli assessorati per arrivare a questa delibera, perché la complessità dell’operazione è evidente sia per gli aspetti giuridici che economici. La potenzialità di questa struttura non credo si esaurirà nella panoramica tracciata, ma potrà collegarsi allo sviluppo della tecnologia motoristica: convegni, partecipazioni di personalità importanti ed altro. Fa pan dan con la pista prove di Marzaglia”.
Per Sergio Rusticali del Ps “si tratta di una risposta sul futuro ruolo che la città può ricoprire in termini di innovazione. Risponde alla necessità di affermare in termini concreti la storia dei motori. E’ un progetto polivalente: sarà una forte attrazione turistica soprattutto se sapremo metterlo in rete con altri aspetti della realtà motoristica. E’ un percorso lungo, questo significa che questa maggioranza guida la città guardando al futuro”.
“La montagna ha partorito il topolino” ha commentato Mauro Manfredini della Lega Nord. “Sono passati 15 anni, ora spero che si possa realizzare questa grande impresa. I tempi previsti sono abbastanza brevi a dimostrazione che c’è volontà reale di fare: si parla del 2011, capisco quindi che non sono solamente chiacchiere, ma che c’è un progetto esecutivo che passa alla svelta. Sono soddisfatto, il designer questa volta ha avuto gusto, mettendo vecchio e nuovo insieme.
Per Enrico Artioli del Pd è “un’occasione per sprovincializzare la nostra città e renderla prima in questa iniziativa. L’invito alla giunta è di non fare un museo solo rivolto al passato, ma farne un elemento forte anche oggi e di area vasta: deve diventare un’attività di rete, dall’ambito regionale, provinciale e cittadino. Le 30 automobili previste devono essere variate, così da attirare turismo con cambi di allestimento, proponendo filmati, simulazioni, ed altro”.
Il consigliere Dante Mazzi di Fi si è interrogato nel merito del finanziamento: “Si parla di quattro milioni di euro, in una fase di tassi in aumento tra un anno potremo trovarci in una situazione più onerosa. Mi domando se sono state negoziate tali condizioni. Questi istituti di credito potrebbero mettersi una mano sul cuore e potrebbero concedere una condizione migliore vista la finalità e gli interlocutori”.
Antonio Maienza dei Popolari per il centrosinistra ha espresso soddisfazione “perché si è portato a termine il progetto. Anche Modena con questo museo rientra a pieno titolo a far parte di quella visita museale che comprende la Galleria ferrari, la Galleria del vento, ecc. Si accresce, in questo modo, il valore intrinseco del patrimonio del nostro Comune. Anche la fideiussione ha tutte le garanzie del caso, visto il rispetto del patto di stabilità del Comune”.
“E’ stata scelta l’offerta più vantaggiosa – ha spiegato l’assessore al Bilancio – con buoni contenuti per l’atto di fideiussione. Il tasso variabile in caso di miglioramento delle condizioni consente di migliorare la situazione. Oggi pensiamo che sia una condizione molto vantaggiosa”.
A chiudere il dibattito l’assessore Lugli: “In questo progetto c’è gloria per tutti. Se portiamo a termine in tempo il lavoro, ciò sarà motivo di soddisfazione per tutti, non il risultato del lavoro di una sola persona”. E’ intervenuto per le dichiarazioni di voto il consigliere Dante Mazzi.
“Questo mutuo prevede condizioni abbastanza vantaggiose rispetto agli andamenti di mercato di questo periodo” ha commentato nella sua presentazione l’assessore al Bilancio Francesco Frieri. “In caso di insolvenza – ha aggiunto – c’è la revoca della convenzione e la riappropriazione di tutto quanto costruito sul terreno”. All’intervento di Frieri è seguita la presentazione dei dettagli del progetto da parte dell’assessore alla Cultura Mario Lugli, che ha annunciato l’avvio dei lavori entro febbraio del prossimo anno.
Olga Vecchi di Fi – Pdl ha rivendicato la primogenitura dell’idea del Museo Ferrari: “Fi, anni fa, fece un odg approvato all’unanimità, siamo orgogliosi di appropriarci di questa idea, anche se la richiesta che facemmo allora non corrispondeva solo ad un Museo Ferrari, ma a un progetto più ampio per valorizzare la terra dei motori. Non possiamo che rallegrarci dell’iniziativa, ma mi sembra ci siano ancora molte cose da spiegare, questo è quello che ci preoccupa”.
Sergio Celloni dei Popolari Liberali si è dichiarato favorevole alla realizzazione del museo: “Meglio tardi che mai – ha affermato – è bello vedere che di fronte a un progetto come questo non ci siano interferenze politiche, cosa fondamentale per la crescita culturale e turistica della città. Mi aspetto che ci sia la realizzazione di questi bellissimi sogni e spero che vengano attuati nei tempi più stretti nell’interesse della città e dei cittadini”.
“La proposta del museo monumento – ha commentato Fraulini Ubaldo del Pd – è anche l’occasione per delineare un percorso che vada oltre l’idea di un museo, che singolarmente non può portare tutti gli effetti sperati. La galleria Enzo Ferrari di Maranello è al centro del nostro sistema mussale provinciale: nel momento in cui un cittadino va a visitare un’esposizione viene invogliato a vedere anche il resto, è la forza del sistema museo”.
Il consigliere del Pd William Garagnani ha sottolineato “il grosso lavoro fatto dagli assessorati per arrivare a questa delibera, perché la complessità dell’operazione è evidente sia per gli aspetti giuridici che economici. La potenzialità di questa struttura non credo si esaurirà nella panoramica tracciata, ma potrà collegarsi allo sviluppo della tecnologia motoristica: convegni, partecipazioni di personalità importanti ed altro. Fa pan dan con la pista prove di Marzaglia”.
Per Sergio Rusticali del Ps “si tratta di una risposta sul futuro ruolo che la città può ricoprire in termini di innovazione. Risponde alla necessità di affermare in termini concreti la storia dei motori. E’ un progetto polivalente: sarà una forte attrazione turistica soprattutto se sapremo metterlo in rete con altri aspetti della realtà motoristica. E’ un percorso lungo, questo significa che questa maggioranza guida la città guardando al futuro”.
“La montagna ha partorito il topolino” ha commentato Mauro Manfredini della Lega Nord. “Sono passati 15 anni, ora spero che si possa realizzare questa grande impresa. I tempi previsti sono abbastanza brevi a dimostrazione che c’è volontà reale di fare: si parla del 2011, capisco quindi che non sono solamente chiacchiere, ma che c’è un progetto esecutivo che passa alla svelta. Sono soddisfatto, il designer questa volta ha avuto gusto, mettendo vecchio e nuovo insieme.
Per Enrico Artioli del Pd è “un’occasione per sprovincializzare la nostra città e renderla prima in questa iniziativa. L’invito alla giunta è di non fare un museo solo rivolto al passato, ma farne un elemento forte anche oggi e di area vasta: deve diventare un’attività di rete, dall’ambito regionale, provinciale e cittadino. Le 30 automobili previste devono essere variate, così da attirare turismo con cambi di allestimento, proponendo filmati, simulazioni, ed altro”.
Il consigliere Dante Mazzi di Fi si è interrogato nel merito del finanziamento: “Si parla di quattro milioni di euro, in una fase di tassi in aumento tra un anno potremo trovarci in una situazione più onerosa. Mi domando se sono state negoziate tali condizioni. Questi istituti di credito potrebbero mettersi una mano sul cuore e potrebbero concedere una condizione migliore vista la finalità e gli interlocutori”.
Antonio Maienza dei Popolari per il centrosinistra ha espresso soddisfazione “perché si è portato a termine il progetto. Anche Modena con questo museo rientra a pieno titolo a far parte di quella visita museale che comprende la Galleria ferrari, la Galleria del vento, ecc. Si accresce, in questo modo, il valore intrinseco del patrimonio del nostro Comune. Anche la fideiussione ha tutte le garanzie del caso, visto il rispetto del patto di stabilità del Comune”.
“E’ stata scelta l’offerta più vantaggiosa – ha spiegato l’assessore al Bilancio – con buoni contenuti per l’atto di fideiussione. Il tasso variabile in caso di miglioramento delle condizioni consente di migliorare la situazione. Oggi pensiamo che sia una condizione molto vantaggiosa”.
A chiudere il dibattito l’assessore Lugli: “In questo progetto c’è gloria per tutti. Se portiamo a termine in tempo il lavoro, ciò sarà motivo di soddisfazione per tutti, non il risultato del lavoro di una sola persona”. E’ intervenuto per le dichiarazioni di voto il consigliere Dante Mazzi.
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