11/09/2008

"NUMERAZIONE DELLE VIE? TROPPI PROBLEMI PRATICI"

L'assessore Guerzoni risponde in Consiglio comunale all'interrogazione di Celloni
“C’è già una fotografia ben precisa delle strade modenesi, se si dovesse introdurre una denominazione diversa comporterebbe il dover cambiare tutti gli indirizzi di residenti, uffici, attività commerciali ed economiche. Anche nel caso si voglia procedere solo con cartelli aggiuntivi ci sono comunque problemi pratici di non poco conto: significherebbe aggiungere un secondo livello di segnaletica. Altra cosa sono le statali, le tangenziali e le loro uscite, che sono già numerate”. Questa la risposta dell’assessore all’Innovazione e Promozione del sistema locale del Comune di Modena Roberto Guerzoni all’interrogazione del consigliere dei Popolari Liberali Sergio Celloni sulla nomenclatura delle strade.
“Ci sono quasi 3 milioni di persone che si muovono per strada alla ricerca di una via o un’altra – ha affermato Celloni nella presentazione della sua interrogazione – e con l’attuale nomenclatura ci sono enormi difficoltà che fanno perdere tempo. Senza escludere la necessità di dare nomi alle strade, ad esempio si potrebbe chiamare via Newton “via Newton traversa numero 1”, o “blocco 2”. Mi sembra una soluzione più pratica, in grado di dare indicazioni e risolvere problemi di viabilità”.
“Mi prendo impegno di parlarne in commissione toponomastica – ha aggiunto l’assessore – ma, come già detto in altra occasione, non mi sembra opportuno utilizzare una soluzione che identifica le strade con una numerazione. In Europa le strade sono denominate, non numerate. Diverso è il caso degli Stati Uniti, ma è un sistema che deriva dalla storia di quel paese”.
Il consigliere nella sua replica ha definito “esauriente” la risposta dell’assessore, “ma non pratica. Non credo ci sia un problema di costi, si potrebbe applicare, ad esempio, ai nuovi quartieri. Penso che per risolvere i problemi ci vogliono persone che li vivono nel quotidiano, le scelte dovrebbero essere legate alla maggior praticità. Inoltre, non è vero che in tutti gli altri paesi dell’Europa è così: in Inghilterra ho visto riferimenti di questo tipo nei nomi delle vie”.

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