Bocciato l'odg di Fi, contraria la maggioranza e favorevole la minoranza
Il Consiglio comunale di Modena con il voto contrario della maggioranza e favorevole della minoranza dice no all’ordine del giorno presentato dai consiglieri di Forza Italia Dante Mazzi e Andrea Leoni che impegnava il sindaco Giorgio Pighi “ad informare i consiglieri almeno 2 volte all’anno sulla gestione della Società, sulla gestione dell’Azienda, le scelte di bilancio, gli indirizzi e le strategie del Consiglio di Amministrazione di Hsst-Mo S.p.A.”, la Holding strategie e sviluppo dei territori modenesi, società per azioni che detiene tutte le azioni Hera dei comuni della provincia di Modena.
Dante Mazzi nella presentazione dell’odg ha affermato che “è giusto che si torni in Consiglio su certi temi e che il Consiglio controlli l’attività di questa società. Al fine di adempiere alla propria funzione istituzionale di controllo e indirizzo, dovrebbe essere convocato ad esprimersi sulla gestione di Hsst-Mo S.p.A. non solo nelle occasioni imposte dagli obblighi di legge”.
Nel suo intervento, il consigliere del Pd Michele Andreana ha sottolineato come Fi abbia presentato “ben 4 odg tutti sul tema del controllo del Consiglio su società partecipate diverse. Non è accettabile questa sovrapposizione di ruoli che finirebbe per espropriare legittime funzioni che sono state attribuite ad altri organismi".
Per Adolfo Morandi di Fi “non si vuole togliere la funzione di controllo al Consiglio di amministrazione delle società. Lo spirito di questo odg è l’impegno da parte del sindaco, o di chi per esso delegato, di portare all’attenzione del Consiglio comunale le attività di queste società”.
Secondo il primo cittadino Giorgio Pighi c’è un equivoco di fondo: “La Hsst è una società che racchiude al suo interno le partecipazioni azionarie in Hera detenute dai vari Comuni del territorio, consentendo un doppio significativo vantaggio: da un lato ai piccoli azionisti di essere all’interno di una compagine molto significativa e di esprimere le proprie istanze, d’altro al Comune di Modena di presentarsi in assemblea come presidente e di avere un pacchetto azionario maggiore”. Il sindaco ha poi aggiunto che la gestione della società “è oggetto di discussione in assemblea ben più di 2 volte l’anno, per risposte ad interrogazioni o altro. Ricordo, inoltre, che Hsst non fa strategie, ma mette insieme le azioni dei vari Comuni in modo coordinato”.
Il consigliere Mazzi ha replicato sottolineando che “nessuno chiede di fare niente di più che informare. Quello che dice il sindaco è vero, ma comunque si definiscono strategie comuni e ai consiglieri di maggioranza e minoranza non viene data possibilità di intervenire con suggerimenti che potrebbero essere utili”.
A chiudere il dibattito Enrico Artioli: “Apprezzo lo spirito ma ho qualche perplessità. Lungi da me di tenere lontani dal Consiglio certi argomenti che devono essere portati qui dentro, ma francamente non so se questa richiesta è recepibile. La mozione chiede un automatismo: se si chiedono automatismi per una o per l’altra cosa i lavori del Consiglio iniziano a diventare difficoltosi”.
Dante Mazzi nella presentazione dell’odg ha affermato che “è giusto che si torni in Consiglio su certi temi e che il Consiglio controlli l’attività di questa società. Al fine di adempiere alla propria funzione istituzionale di controllo e indirizzo, dovrebbe essere convocato ad esprimersi sulla gestione di Hsst-Mo S.p.A. non solo nelle occasioni imposte dagli obblighi di legge”.
Nel suo intervento, il consigliere del Pd Michele Andreana ha sottolineato come Fi abbia presentato “ben 4 odg tutti sul tema del controllo del Consiglio su società partecipate diverse. Non è accettabile questa sovrapposizione di ruoli che finirebbe per espropriare legittime funzioni che sono state attribuite ad altri organismi".
Per Adolfo Morandi di Fi “non si vuole togliere la funzione di controllo al Consiglio di amministrazione delle società. Lo spirito di questo odg è l’impegno da parte del sindaco, o di chi per esso delegato, di portare all’attenzione del Consiglio comunale le attività di queste società”.
Secondo il primo cittadino Giorgio Pighi c’è un equivoco di fondo: “La Hsst è una società che racchiude al suo interno le partecipazioni azionarie in Hera detenute dai vari Comuni del territorio, consentendo un doppio significativo vantaggio: da un lato ai piccoli azionisti di essere all’interno di una compagine molto significativa e di esprimere le proprie istanze, d’altro al Comune di Modena di presentarsi in assemblea come presidente e di avere un pacchetto azionario maggiore”. Il sindaco ha poi aggiunto che la gestione della società “è oggetto di discussione in assemblea ben più di 2 volte l’anno, per risposte ad interrogazioni o altro. Ricordo, inoltre, che Hsst non fa strategie, ma mette insieme le azioni dei vari Comuni in modo coordinato”.
Il consigliere Mazzi ha replicato sottolineando che “nessuno chiede di fare niente di più che informare. Quello che dice il sindaco è vero, ma comunque si definiscono strategie comuni e ai consiglieri di maggioranza e minoranza non viene data possibilità di intervenire con suggerimenti che potrebbero essere utili”.
A chiudere il dibattito Enrico Artioli: “Apprezzo lo spirito ma ho qualche perplessità. Lungi da me di tenere lontani dal Consiglio certi argomenti che devono essere portati qui dentro, ma francamente non so se questa richiesta è recepibile. La mozione chiede un automatismo: se si chiedono automatismi per una o per l’altra cosa i lavori del Consiglio iniziano a diventare difficoltosi”.
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