Lettera aperta del Sindaco ad un anno dalla scomparsa del grande tenore: "un legame profondo ed un affetto immutato
A-t salutàm, Luciano!"
Cari concittadini,
un anno fa Modena ha pianto per una perdita irreparabile, davanti al mondo abbiamo tributato al Maestro l’omaggio di chi gli ha voluto bene, un saluto insieme tenero e complice, come deve essere tra veri amici.
Da allora il nostro compito, di amministratori, ma soprattutto di modenesi, è diventato quello di accompagnare il passaggio dalla figura del grande artista al mito dell’artista eterno: a Luciano abbiamo intitolato un pezzo della nostra storia, il Teatro Comunale; abbiamo contribuito ad avviare il concorso per giovani cantanti che si sta rivelando un successo straordinario, per numero e qualità dei partecipanti da ogni parte del mondo; stiamo lavorando perché Modena assuma sempre più, o meglio, ancora di più, la fisionomia della città capitale del bel canto, non solo nel ricordo di Pavarotti, ma anche per la capacità di offrire un programma di eventi musicali all’altezza.
Per tutte queste ragioni, è sembrato particolarmente appropriato che il ricordo del grande maestro si svolgesse nel teatro che ora porta il suo nome. Ricordiamo e onoriamo Luciano Pavarotti con un concerto, con la musica e cioè con l’essenza del suo essere artista e, soprattutto, cantante d’opera, come ha chiesto di essere ricordato. Un abbraccio al quale, ne sono certo, partecipano idealmente tutti i modenesi, con commozione e rimpianto, ma anche con affetto e gratitudine verso un grande concittadino, con sentimenti che accomunano l'Amministrazione Comunale di Modena, la collettività cittadina e il mondo intero che ha ammirato e amato il grande maestro.
Le straordinarie doti del maestro Pavarotti hanno riscosso fama e riconoscimento unanimi, nel corso di una carriera lunga e prestigiosa, di una vita intera dedicata alla musica, con una capacità senza pari di divenire l'indiscusso numero uno della lirica internazionale, tracciando un solco profondo ed indelebile nell'arte, nella cultura e nello spettacolo di un secolo. Un artista moderno che ha posto la sua grande arte al servizio della musica, di tutta la musica, senza paura di contaminazioni, accettando e promuovendo pluralità di culture e varietà di stili con grande benevola ed altrettanto rigore. Anche in questo rivelandosi, una volta di più, cittadino del mondo ed espressione del suo tempo.
E’ quindi motivo di grande orgoglio che questa città abbia dato i natali a Luciano Pavarotti, gli abbia offerto le opportunità per muovere i primi passi nell'arte che poi lo ha reso celebre, sia rimasta sempre nel cuore del Maestro, che in tante occasioni ha testimoniato i suoi intensi legami con la comunità geminiana. E’ anche grazie a lui, alla sua grande arte, ma anche alla sue doti di umanità, generosità e solidarietà, che il nome di Modena ha acquisito più ampia notorietà internazionale.
Nel rendere omaggio a un artista straordinario e, per noi modenesi, a un amico fraterno e partecipe della vita della città, oggi più che mai sentiamo il dovere di ricordarlo insieme ai suoi famigliari nel modo che ci sembra più vicino a lui e alla sua storia: con la musica, nel suo teatro, con il profondo affetto dei modenesi a ricambiare l'amore del Maestro per la sua città. “A-t salutàm, Luciano!”
Giorgio Pighi
Sindaco di Modena
un anno fa Modena ha pianto per una perdita irreparabile, davanti al mondo abbiamo tributato al Maestro l’omaggio di chi gli ha voluto bene, un saluto insieme tenero e complice, come deve essere tra veri amici.
Da allora il nostro compito, di amministratori, ma soprattutto di modenesi, è diventato quello di accompagnare il passaggio dalla figura del grande artista al mito dell’artista eterno: a Luciano abbiamo intitolato un pezzo della nostra storia, il Teatro Comunale; abbiamo contribuito ad avviare il concorso per giovani cantanti che si sta rivelando un successo straordinario, per numero e qualità dei partecipanti da ogni parte del mondo; stiamo lavorando perché Modena assuma sempre più, o meglio, ancora di più, la fisionomia della città capitale del bel canto, non solo nel ricordo di Pavarotti, ma anche per la capacità di offrire un programma di eventi musicali all’altezza.
Per tutte queste ragioni, è sembrato particolarmente appropriato che il ricordo del grande maestro si svolgesse nel teatro che ora porta il suo nome. Ricordiamo e onoriamo Luciano Pavarotti con un concerto, con la musica e cioè con l’essenza del suo essere artista e, soprattutto, cantante d’opera, come ha chiesto di essere ricordato. Un abbraccio al quale, ne sono certo, partecipano idealmente tutti i modenesi, con commozione e rimpianto, ma anche con affetto e gratitudine verso un grande concittadino, con sentimenti che accomunano l'Amministrazione Comunale di Modena, la collettività cittadina e il mondo intero che ha ammirato e amato il grande maestro.
Le straordinarie doti del maestro Pavarotti hanno riscosso fama e riconoscimento unanimi, nel corso di una carriera lunga e prestigiosa, di una vita intera dedicata alla musica, con una capacità senza pari di divenire l'indiscusso numero uno della lirica internazionale, tracciando un solco profondo ed indelebile nell'arte, nella cultura e nello spettacolo di un secolo. Un artista moderno che ha posto la sua grande arte al servizio della musica, di tutta la musica, senza paura di contaminazioni, accettando e promuovendo pluralità di culture e varietà di stili con grande benevola ed altrettanto rigore. Anche in questo rivelandosi, una volta di più, cittadino del mondo ed espressione del suo tempo.
E’ quindi motivo di grande orgoglio che questa città abbia dato i natali a Luciano Pavarotti, gli abbia offerto le opportunità per muovere i primi passi nell'arte che poi lo ha reso celebre, sia rimasta sempre nel cuore del Maestro, che in tante occasioni ha testimoniato i suoi intensi legami con la comunità geminiana. E’ anche grazie a lui, alla sua grande arte, ma anche alla sue doti di umanità, generosità e solidarietà, che il nome di Modena ha acquisito più ampia notorietà internazionale.
Nel rendere omaggio a un artista straordinario e, per noi modenesi, a un amico fraterno e partecipe della vita della città, oggi più che mai sentiamo il dovere di ricordarlo insieme ai suoi famigliari nel modo che ci sembra più vicino a lui e alla sua storia: con la musica, nel suo teatro, con il profondo affetto dei modenesi a ricambiare l'amore del Maestro per la sua città. “A-t salutàm, Luciano!”
Giorgio Pighi
Sindaco di Modena
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