<br />Il Consiglio comunale di Modena ha approvato nel pomeriggio di lunedì 14 luglio, con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e l’astensione dei gruppi di opposizione, il nuovo piano urbanistico del Policlinico cittadino. La delibera sul piano particolareggiato di iniziativa pubblica dell’area del Policlinico è stata presentata in aula dall’assessore all’Urbanistica Daniele Sitta. L’assessore ha esposto i dettagli della futura sistemazione dell’area sulla quale sorgono gli edifici e le strutture del Policlinico, sottolineando il fatto che “insieme all’area di via Gottardi, il Policlinico andrà a costituire un polo tecnologico e di ricerca di valore riconosciuto a livello regionale”. <br />Il consigliere Giorgio Prampolini di Sinistra Democratica è intervenuto per informarsi su quanti saranno gli uffici spostati da via San Giovanni del Cantone all’area del Policlinico. Il consigliere di Forza Italia Adolfo Morandi ha definito “interessante” la spiegazione dell’assessore su un progetto “che razionalizza, a quanto pare, l’intera area del Policlinico. Una riorganizzazione che forse arriva un po’ in ritardo, andava forse affrontata parecchio tempo addietro. Rientra nella logica che discutevamo prima sulla rete di ospedali: si va verso un rafforzamento del Policlinico con un miglioramento delle funzioni, anche a livello tecnologico. Non condivido questa impostazione a rete, tanto più che Baggiovara e il Policlinico sono strutture molto costose ma la mancanza di specializzazioni provoca delle disfunzioni. La ristrutturazione è sicuramente importante e deve tenere conto anche di quelle ali della struttura che hanno bisogno di una completa demolizione”. Ubaldo Fraulini del Pd ha affermato: “condivido la logica di avere diversi accessi all’area, e credo che sia da valutare l’esperienza di avere un parco biciclette all’interno dell’azienda per favorire una mobilità dolce. Inoltre serve sicuramente un abbonamento scontato e vantaggioso per i mezzi pubblici. Vorrei inoltre riflettere sull’integrazione funzionale, un messaggio forte da prendere in considerazione. Le proposte sulla distribuzione delle funzioni interne devono tenerne conto, per dare servizi migliori e più equamente distribuiti sul territorio, più vicini ai cittadini e più efficienti come impiego delle risorse”.<br />L’assessore Sitta ha spiegato che “si sposteranno da via San Giovanni del Cantone al Policlinico circa 150 dipendenti, mentre per gli altri uffici si sta valutando la possibilità di spostarli al direzionale Manfredini o comunque in un unico luogo della città. In questo caso si avrebbero l’area del Policlinico, quel luogo e l’ex Manifattura Tabacchi come presidio per il centro storico. Per quanto riguarda Morandi, è vero che si è sempre in ritardo, ma ci sono tempi tecnici e anche disponibilità di risorse che impongono la tabella dei tempi. È chiaro che per questo intervento era necessario attendere l’apertura di Baggiovara e la conseguente diminuzione dei posti letto al Policlinico: prima non c’erano le condizioni. A mio avviso non era opportuno avere un unico grande ospedale: non entro nel merito dell’organizzazione medica, ma da quello che leggo le strutturazioni dimensionali come le nostre, intorno ai 700 posti letto, sono quelle ottimali per la gestione. Per quanto riguarda la rete, confido nella capacità della dirigenza sanitaria di gestire le funzioni nei diversi ospedali. Per quanto riguarda i tempi, il piano parla di 10 anni: un’attuazione più rapida è possibile, ma ovviamente dipende dalla disponibilità delle risorse finanziarie, si tratta di circa 80 milioni di euro complessivi, l’impegno della Regione è importante. Concordo con le riflessioni del consigliere Fraulini e per la possibilità di accesso dalla via Vignolese l’unica è quella ciclabile, oppure, forse, un accesso a senso unico, ma la via purtroppo è molto stretta”.
Azioni sul documento