Gli abitanti di Modena hanno un debito pro capite di 216 euro con una tendenza alla diminuzione che pare confermata anche per i prossimi anni. Lo scrive il quotidiano “Il Sole 24 Ore” nella classifica del 7 luglio 2008 che riporta i dati per i 100 capoluoghi italiani. Torino, Milano e Roma si attestano sulle prime posizioni con 3.316 euro per la città sabauda, 2.771 per il capoluogo lombardo e 2.577 per la capitale. Cifre distanti dalla media nazionale che si attesta su 1.542 euro e dai risultati ottenuti da Caltanissetta che ha registrato 54 euro di indebitamento per abitante classificandosi ultima. Il quotidiano economico ha elaborato i dati sulla base dei bilanci consuntivi pubblicati dai Comuni capoluogo d’Italia e ne ha esaminato anche le differenze percentuali rispetto al 1998. Sulla base di quanto riportato Modena ha ridotto del 65,5% il debito tra il 1998 e il 2006 e la tendenza prevista per i prossimi anni è al ribasso. “Per anni le opposizioni hanno attaccato l’Amministrazione Comunale con le classifiche del Sole 24 Ore che mettevano in risalto gli aspetti negativi della solidità finanziaria - commenta Francesco Raphael Frieri, assessore al Bilancio del Comune di Modena - oggi abbiamo l’ennesima conferma di una politica di bilancio che dà i suoi frutti. Modena è il penultimo capoluogo sul criterio di debito per abitante con 216 euro quando tutte le città emiliano romagnole sono a metà classifica e le altre in coda”. In regione, il fanalino di coda è Ferrara (35°posto) con 1.207 euro seguita, nella parte alta della classifica, da Forlì (1.171 euro al 38°), Reggio Emilia (1.114 euro al 42°) e Rimini (1.097 euro al 44°). Al 60° posto troviamo Bologna con 874 euro che ridotto il debito del 13,8% rispetto al 1998 e conferma una tendenza alla riduzione. Seguono Parma e Piacenza con 799 euro (66ª posizione) per la prima e 689 (73ª) per la seconda. Un “virtuoso” secondo posto regionale per Ravenna con 504 euro e la posizione numero 87 ancora distante dai risultati di Modena che occupa la 99ª. “Nel bilancio 2008 c’è la previsione di una riduzione di questi dati con la contestuale possibilità di aumentare le entrate per provvedere ai servizi senza ricorrere all’inasprimento di tasse e tariffe - aggiunge Frieri - contemporaneamente è rimasto alto in questi anni il livello degli investimenti generando crescita, ma senza ricorrere al debito, quindi con altre forme di autofinanziamento. Ci aspettiamo un gesto di rallegramento dalle opposizioni perché questa città appartiene a tutti. Nello stesso tempo esprimiamo vive preoccupazioni per la stretta che si ravvisa per gli enti locali. Non se ne conoscono i dettagli, ma la solidità finanziaria di Modena rende i cittadini un po’ più protetti dagli eventuali tagli”.
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