17/07/2008

CINEMA, A CARPI STORIE INVENTATE E FALSE BIOGRAFIE

Rassegna di "mockumentaries" ideati per ingannare e intrattenere il pubblico
Sono realizzati come veri e propri documentari, con le stesse tecniche e lo stesso linguaggio, ma raccontano storie inventate e false biografie. A questi singolari filmati - “Mockumentaries” – Carpi dedica una rassegna in occasione del Festival filosofia.
Si vedrà, per esempio, “This is Spinal Tap” (1984) del regista Rob Reiner, pellicola nella quale si narrano le esilaranti gesta di un fantomatico gruppo: gli Spinal Tap, appunto. Il linguaggio è il medesimo del canonico documentario musicale: interviste, riprese live, dietro le quinte, video musicali, telecamera barcollante, ma è tutto frutto di finzione. È una vera e propria biografia immaginata, creata ad hoc per ingannare ed intrattenere lo spettatore. Ma “This is Spinal Tap” non è stato né il primo né l’ultimo di tali “prese in giro”, poiché anche registi come Peter Jackson si sono cimentati in questo genere: il suo mockumentary “Forgotten silver” è infatti incentrato sulla figura di un regista newzelandese, ritenuto uno dei pionieri del cinema e una figura cardine della settima arte. Davanti agli occhi dello spettatore scorrono documenti video e reperti che inducono a credere ciecamente in ciò che si vede. Ma anche in questo caso, Colin McKenzie, il supposto genio del cinematografo dei primordi, esiste solo nella fantasia di Peter Jackson.
E’ dedicato, invece, al tema “Città dell’utopia” la rassegna di film curata dall’Associazione circuito cinema in programma a Modena in occasione del Festival filosofia. Il pubblico potrà assistere alla proiezione di ”La città incantata”, “La zona”, “The village”, “Underground”, “Metropolis”, “Bertin-Jerusalem”, “Missione Alphaville”, “Il cielo sopra Berlino” e “Goodbye Lenin”.

Azioni sul documento