<br />Migliorare l’efficienza del Consiglio comunale e delle Commissioni permanenti e garantire il rispetto dell’ordine dei lavori, prevedendo, se necessario, anche una riduzione del gettone di presenza: questo l’obiettivo dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Modena con il voto favorevole di maggioranza, gruppo indipendente, Lega e An – Pdl e il voto contrario di Fi – Pdl. L’ordine del giorno, presentato da Mauro Manfredini della Lega Nord e Michele Andreana del Pd dà mandato alla Commissione Affari Istituzionali di rivedere il regolamento del Consiglio per garantire il rispetto dei tempi. Il Consiglio ha inoltre respinto una mozione presentata da Sergio Celloni (Ppl), che chiedeva alla Commissione Affari istituzionali di valutare anche le frequenti assenze degli assessori. Sulla mozione si è astenuto Andrea Galli di An mentre il resto dei presenti ha votato contro.<br />Il dibattito si è aperto con la presentazione da parte di Mauro Manfredini dell’ordine del giorno. “Si dovrebbe prevedere la riduzione del 50% del gettone ai ritardatari al momento stabilito per l’appello”, ha affermato Manfredini, che ha poi accettato di modificare la propria mozione in base alla proposta di Michele Andreana.<br />“Condividiamo la proposta del collega di un meccanismo penalizzante o premiante”, ha detto il capogruppo Pd Andreana, “ma crediamo si debba lasciare alla Commissione Affari Istituzionali la scelta di come rendere più efficace il lavoro, anche prevedendo, se necessario, una riduzione del gettone. La stessa modalità va estesa anche alle commissioni consiliari”.<br />Sergio Celloni del Ppl ha affermato: “potrei essere d’accordo ma non lo sono. Voglio ricordare che l’impegno di un consigliere non è solo essere presente in aula. C’è anche un impegno quotidiano per capire e affrontare le problematiche. Non condivido questo tentativo di screditare il nostro lavoro. I costi della politica non vanno ridotti su di noi consiglieri, che ci diamo da fare tutti i giorni. Credo che i risparmi si debbano cercare altrove. Noi siamo i più vicini all’elettorato, e non credo si debba penalizzare chi non partecipa a parte delle sedute”.<br />Sergio Rusticali del Ps, presidente della Commissione Affari istituzionali, ha chiosato: “ritengo che nella sostanza l’obiettivo della proposta di Manfredini sia corretto, dal punto di vista di trovare una forma per ridurre questo elemento negativo nell’attività dei consiglieri. Piuttosto che quantificare nella mozione l’entità della riduzione del gettone, ritengo più opportuno demandare questa decisione alla Commissione, che potrà ricorrere, se necessario, anche a questo tipo di provvedimenti”.<br />Enrico Artioli del Pd ha evidenziato: “credo che sulle modalità migliori per incentivare le presenze e il rispetto dei tempi si debba esprimere la Commissione Affari istituzionali”.<br />Olga Vecchi di Forza Italia ha dichiarato: “conoscendomi credo sappiate che non faccio discussioni sul gettone di presenza. Ma non credo che dobbiamo essere noi a ridurcelo, che siamo gli ultimi degli ultimi. Il gettone ci serve a malapena per pagare telefono e fax. Credo dobbiamo stabilire un miglioramento nelle presenze e diventare più efficienti, ma ritengo assurdo politicamente e moralmente ridurre un gettone che per noi è una quantità puramente formale”.<br />Fausto Cigni del Pd ha precisato che “la mozione non determina in modo automatico una riduzione del gettone. Si ipotizza una eventuale riduzione o altri meccanismi di penalizzazione, ma solo se saranno necessari”.<br />Andrea Galli di An ha affermato: “veniamo in quest’aula, leggiamo i giornali, cerchiamo di impegnarci e di prepararci. Per il collega Manfredini che è consigliere regionale, o per il collega Tesauro, forse le cifre fanno sorridere. Il telefonino scontato è un benefit che fa sorridere, perché in ogni azienda normale il telefonino è dato in uso ai fipendenti. Vorrei inoltre mettere in luce la differenza tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi: i primi vengono pagati dalla propria azienda per partecipare alle sedute, oltre a ricevere il gettone”.<br />Mauro Tesauro dei Verdi ha ribadito: “sottoscrivo quanto già detto dal presidente della Commissione Affari istituzionali. Se si vuole parlare del nostro misero gettone, non bisogna dimenticare che molti di noi ne girano una quota al proprio partito. Confidiamo comunque che il consigliere Manfredini porti questo tema a Roma. Si mette mano ai gettoni dei consiglieri comunali dei piccoli comuni, giammai si pensa a intaccare i privilegi dei consiglieri regionali o dei parlamentari”.<br />Mauro Manfredini è intervenuto per fatto personale precisando: “la riduzione del 10% dello stipendio dei consiglieri regionali è stata già fatta. Inoltre, non accetto che si parli di preparazione: io ho fatto solo la terza media, nel 1956, ma non me ne frega un accidente”. Il presidente Ennio Cottafavi ha invitato Manfredini a moderare il linguaggio. Andrea Galli ha evidenziato che il titolo di studio non condiziona la preparazione, puntualizzando: “mi riferisco a tutta una serie di altre considerazioni che per l’alleanza che ci lega non tiro fuori. Ribadisco che il tuo intervento mi è parso demagogico e inutile”. Celloni ha poi presentato l’ordine del giorno sulle assenze degli assessori, poi respinto.<br />Alberto Caldana del Pd ha aggiunto: “credo che la discussione fosse iniziata nel modo giusto, rispetto al migliorare l’efficienza dei lavori del consiglio. La partenza era corretta, dopo di che abbiamo assistito a uno dei momenti più bassi dal 1995, da quando siedo in questo Consiglio. Cercavamo di migliorare l’attività del Consiglio, invece siamo arrivati a una caduta di stile. L’oggetto di questo dibattito è solo se riteniamo opportuno portare l’argomento efficienza alla commissione Affari istituzionali”.<br />Olga Vecchi è intervenuta per fatto personale “con se stessa” sottolineando: “mi sono sentita offesa da questa discussione, perché credo di avere dimostrato sempre il mio impegno in quest’aula”.<br />Adolfo Morandi di Forza Italia ha chiosato: “il collega Caldana oramai ci ha abituato a interventi nei quali dà giudizi e bacchettate a chi si comporta bene o male. È questo che fa cadere il livello. Invito Caldana a evitare di fare il maestro all’interno del Consiglio comunale. Il modo in cui lavorano le commissioni e il consiglio, comunque, dipende dalla serietà dei componenti e non certo dal denaro che percepiamo come rimborso. Il nostro voto sarà negativo”.<br />Caldana è intervenuto di nuovo per fatto personale, affermando: “secondo me, lo stesso Morandi avrebbe dovuto turbarsi per lo scambio di parole tra Manfredini e Galli. Il problema non è tanto bacchettare qualcuno, ma è il fatto che il pubblico qui fuori si fa un’idea negativa di tutto il consiglio”.<br />Ivo Esposito di Forza Italia ha dichiarato: “vorrei capire se ci rendiamo conto che non siamo consiglieri a tempo. Noi rappresentiamo i cittadini, dobbiamo essere consci del nostro ruolo di carattere politico, e non è questione di recuperare un’ora come si fa negli uffici e nelle fabbriche. Ritengo riduttivo dire che il nostro ruolo sia connesso alla presenza in quest’aula, anzi questo è spesso uno dei momenti più umilianti del mandato. Ci si riduce a chiacchiere da donnicciole”. A seguito di quest’ultima affermazione, il consigliere Cigni è intervenuto a difesa “di tutte le donne e di tutte le dipendenti comunali”.<br /><br />
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