Dal 9 maggio al 2 giugno saranno esposte ingrandimenti di una serie di figurine Liebig
Venerdì 9 maggio, alle 16.30 sarà inaugurata nel chiostro della Biblioteca Delfini in corso Canalgrande la mostra “Fausto Coppi al museo della figurina” Sulle pareti del chiostro saranno esposti gli ingrandimenti di una serie di figurine Liebig “La bicicletta nello sport”, pubblicata dalla Liebig nel 1901, La mostra, allestita grazie alla collaborazione tra l’assessorato allo Sport, Galleria Civica e Museo della Figurina nell’ambito delle iniziative “Aspettando il Giro”, presenta sei attività sportive che ai nostri occhi appaiono decisamente insolite. Altrettanto insolito, all’epoca di emissione della serie, era però il fatto che tali sport venissero praticati spensieratamente anche da figurine femminili in abiti sportivi e dal portamento decisamente sicuro. In quegli anni infatti, se la bicicletta veniva ancora considerata un mezzo di trasporto ‘poco sano’ in generale, per le donne veniva addirittura demonizzato in quanto in grado di comprometterne il sistema nervoso e persino le funzioni riproduttive. Senza considerare gli apprezzamenti ‘estetici’ che venivano fatti sulle donne che osavano inforcare il cosiddetto ‘cavallo meccanico’. Il dato di fatto è che la donna in bicicletta sfidava tutti i modelli femminili tradizionalmente riconosciuti proponendo un’idea di donna dinamica e indipendente. L’Art Nouveau, oltre a legare la figurina femminile ad aspetti fantastici e simbolici, recepisce questo nuovo modello, facendo assumere frequentemente alla donna attributi di modernità e attivismo, in alcuni casi anche di sfida nei confronti di cliché maschili, fumando o praticando sport virili per tradizione. Non va inoltre trascurato che tutto ciò, oltre a dar vita ad un ideale femminile sostanzialmente nuovo, risponde a precise esigenze da parte degli uomini: vestire la donna con abiti non solo comodi ma soprattutto più attillati.
La serie è un bell’esempio di come la ditta Liebig, che si rivolgeva ad un pubblico decisamente borghese, da una parte colse i fermenti culturali dell’epoca e dall’altra li ripropose scherzosamente ma con adeguata moderazione.
Inoltre sarà esposto un ingrandimento dell’ immagine di Fausto Coppi proveniente da un calendarietto da barbiere 1949.
Nelle sale del Museo della figurina a Palazzo Santa Margherita sarà esposta la bicicletta Bianchi appartenuta al campionissimo Fausto Coppi, donata al suo massaggiatore Giannetto Cimurri a titolo di stima e riconoscenza, dopo che fu utilizzata per disputare il gran premio a cronometro di Lugano nel 1952.
La serie è un bell’esempio di come la ditta Liebig, che si rivolgeva ad un pubblico decisamente borghese, da una parte colse i fermenti culturali dell’epoca e dall’altra li ripropose scherzosamente ma con adeguata moderazione.
Inoltre sarà esposto un ingrandimento dell’ immagine di Fausto Coppi proveniente da un calendarietto da barbiere 1949.
Nelle sale del Museo della figurina a Palazzo Santa Margherita sarà esposta la bicicletta Bianchi appartenuta al campionissimo Fausto Coppi, donata al suo massaggiatore Giannetto Cimurri a titolo di stima e riconoscenza, dopo che fu utilizzata per disputare il gran premio a cronometro di Lugano nel 1952.
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