Approvata la delibera presentata dall'assessore al Bilancio e alla Partecipazione Frieri
Nessun voto contrario in Consiglio comunale per il progetto di recupero dell’edificio e dell’area delle ex Fonderie riunite, presentato oggi dall’assessore al Bilancio e alla Partecipazione del Comune di Modena Francesco Raphael Frieri. Design, arte, scienza e tecnologia sono le parole chiave del progetto, sintetizzato nell’acronimo Dast. Le linee di indirizzo sono state approvate con il voto favorevole della maggioranza e del gruppo indipendente e l’astensione delle opposizioni.
Un Tavolo di confronto creativo composto da istituzioni, associazioni e cittadini. La proposta di riuso dell'area delle ex Fonderie prevede una sede di ricerca e sperimentazione di linguaggi diversi: design industriale, scienza e tecnologia, sviluppo locale, storia sociale del lavoro e arte contemporanea. Il progetto partecipativo, proposto alla città nel gennaio 2007, è stato condotto con l’aiuto di docenti del Politecnico di Milano nella veste di facilitatori del percorso. Il lavoro del Tavolo di confronto creativo è consistito in un fitto scambio e confronto fra i numerosi soggetti che si erano candidati a partecipare al progetto: istituzioni cittadine quali l'Università, l'Istituto storico e Officina Emilia, ma anche associazioni e gruppi di interesse come l’Associazione amici delle fonderie, la Consulta delle associazioni culturali e associazioni di volontariato, nuove entità progettuali che si sono formate nel corso del processo partecipativo, come la Fonderia delle Arti, e cittadini che hanno trovato nel progetto partecipativo un terreno sul quale costituirsi come interlocutori. Proposte che inizialmente sembravano avere poco in comune hanno trovato possibilità di dialogo e collegamento all'insegna della creatività e dei saperi. Nel progetto Dast potranno così coesistere momenti formativi e ricreativi, eventi musicali e performance, spazi dedicati alla storia sociale del lavoro e alla realtà industriale locale e corsi di istruzione superiore. Nel recupero dell'edificio ex Fonderie proposto dal Dast, lo spazio della memoria coesisterà con numerose attività, che contribuiranno a definire la nuova identità dell'intero quartiere ex industriale.
“L’Amministrazione ha deciso di accogliere la proposta delle associazioni e dei gruppi che hanno preso parte al percorso partecipativo per definire le modalità di riuso di un contenitore importantissimo, un luogo ritenuto simbolico da tanti cittadini dal punto di vista della storia operaia e produttiva della nostra città”, ha affermato l’assessore Frieri nel presentare la delibera. “Questo percorso propone di destinare, nel bilancio 2008 -2010 che dovrà essere approvato nelle prossime settimane, la cifra di 5 milioni di euro per la parte pubblica. Accanto a questa somma, che sarà in parte coperta dall'Amministrazione comunale, speriamo che convergano importanti investimenti anche da parte di privati. Ci auguriamo che anche nelle modalità di progettazione si riesca ad interpretare al meglio quanto emerso dal percorso partecipativo. Per definire il progetto di intervento che riguarda la parte del Dast abbiamo pensato a un concorso pubblico di progettazione. Quello sulle ex Fonderie sarà un intervento misto con l'insediamento di attività di carattere sia pubblico sia privato, che porterà l'intero comparto a un livello di qualità elevato. Oltre al Dast ci saranno altri spazi pubblici e una parte privata, commerciale e residenziale. Il piano regolatore vincola il fronte dell’edificio e alcune altre parti della ex fabbrica, per il resto vorremmo che i progettisti potessero lavorare senza restare per forza vincolati all’aspetto tradizionale e al mattone originale”.
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