<br /><br />“Il Sindaco e la Giunta condividono l’opinione che io ho espresso a proposito della Notte bianca: crediamo l’evento che in questi anni abbiamo chiamato Tiratardi, all’interno del Festival filosofia, corrisponda nel modo migliore allo spirito della Notte bianca”. Così l’assessore alla Cultura Mario Lugli ha risposto in Consiglio comunale all’interpellanza presentata da Michele Barcaiuolo di An sul tema “Realizzazione Notte bianca”. <br />Barcaiuolo ha spiegato: “purtroppo, sono costretto a tornare sull’argomento della Notte bianca. Il consiglio comunale, il 20 febbraio 2006, più di 2 anni fa, approvò una mozione presentata dal sottoscritto. Nel 2007 l’assessore rispose a una mia interrogazione che la Notte bianca si era verificata nell’ambito dell’iniziativa detta Tiratardi, nel Festival Filosofia. Per prima cosa chiedo se la posizione dell’assessore alla Cultura è condivisa dal Sindaco e dal resto della Giunta. Poi vorrei sapere se a Modena è in vigore il Testo unico degli enti locali , legge dello Stato, il quale sancisce che il consiglio comunale esercita poteri di indirizzo e controllo nei confronti della Giunta. Infine, chiedo se, in caso di risposta affermativa del precedente punto, vi siano speranze dell’applicazione della legalità a Modena, ovvero di rispettare il principio di una mozione votata dal Consiglio Comunale”. <br />Andrea Leoni di Forza Italia è intervenuto affermando: “ci fu una Commissione controllo e garanzia che, all’unanimità dei presenti, stabilì che il Tiratardi non corrispondeva a ciò che il Consiglio comunale aveva inteso come Notte bianca. C’è una evidente discrasia tra Giunta e Consiglio. Capisco che la malevolenza politica voglia tarpare qualsiasi tipo di iniziativa dell’opposizione, ma con una maggioranza di grandi numeri e una storia di questo territorio non ha senso arrivare al punto di non voler riconoscere un successo e un’indicazione dell’intero consiglio comunale e della città tutta. Questa ostinazione del Sindaco e della Giunta mi sembra sciocca e inutile. Ogni tanto ci aspetteremmo più rispetto nei confronti del Consiglio comunale. O siamo propositivi e date corso alle proposte approvate, oppure tanto vale continuare questo teatrino inutile che non porta nulla alla città. Questo dovrebbe essere un caso semplice e banale”. Michele Barcaiuolo ha ribadito la propria “drastica insoddisfazione nei confronti della risposta dell’assessore”, precisando che “la Giunta è obbligata per legge, non per gentile concessione, a rispettare quello che il Consiglio sovrano ha deciso, per di più all’unanimità, con l’avallo della Commissione controllo e garanzia, preposta a verificare la legittimità degli atti. Mi pare poco elegante che sia lei a rispondere, a questo punto è la posizione di tutta la Giunta che è grave. A questo punto, a rigor di logica, vorrei le dimissioni del Sindaco e di tutti. Poi, la mozione in sé forse non è pregnante per la vita della città. Ma il dato amministrativo legale mette i brividi. Non ha senso scrivere nelle mozioni che ‘si impegna la Giunta’. Non ha senso proporre nulla. Io ovviamente non mi fermo qui, per coerenza. Verrà reinvestita del caso, di nuovo, la Commissione controllo e garanzia. Continuerò a lavorare con i legali per verificare cosa si può fare da un punto di vista amministrativo”. Il presidente del Consiglio comunale Ennio Cottafavi ha precisato di voler verificare gli atti relativi all’ordine del giorno e alle interrogazioni già discusse sullo stesso tema.
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