Il 14 febbraio le collezioni comunali aderiscono all'iniziativa del ministero dei Beni culturali. Si possono ammirare anche il Crocefisso di Begarelli e la mostra su Fregni
I Musei civici di Modena aderiscono all’iniziativa del ministero per i Beni culturali, che il 14 febbraio, giorno di san Valentino, consente a tutti gli innamorati dell’arte di presentarsi in coppia agli ingressi di musei, monumenti e siti archeologici pagando un solo biglietto.
Dalle 9 alle 12, orario di apertura del giovedì, si potranno dunque visitare le collezioni comunali di viale Vittorio Veneto pagando in due solo 4 euro (l’ingresso è gratuito per under 15 e over 65). Il pubblico può ammirare il Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, le Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, e il Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna.
Nelle sale del Museo civico d’arte si può ammirare anche la mostra “Dal bozzetto teatrale all’opera lirica”, dedicata a Koki Fregni, il maggiore scenografo modenese del ‘900, ideatore di 150 spettacoli di lirica, prosa e balletto e di marchi importanti per aziende del territorio. Nella sala d’arte sacra si può infine ammirare il piccolo Crocefisso in terracotta dello scultore modenese Antonio Begarelli, acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per il Museo. L’opera rappresenta una testimonianza originale dell'attività del grande protagonista della stagione rinascimentale della cultura figurativa padana.
Dalle 9 alle 12, orario di apertura del giovedì, si potranno dunque visitare le collezioni comunali di viale Vittorio Veneto pagando in due solo 4 euro (l’ingresso è gratuito per under 15 e over 65). Il pubblico può ammirare il Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, le Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, e il Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna.
Nelle sale del Museo civico d’arte si può ammirare anche la mostra “Dal bozzetto teatrale all’opera lirica”, dedicata a Koki Fregni, il maggiore scenografo modenese del ‘900, ideatore di 150 spettacoli di lirica, prosa e balletto e di marchi importanti per aziende del territorio. Nella sala d’arte sacra si può infine ammirare il piccolo Crocefisso in terracotta dello scultore modenese Antonio Begarelli, acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per il Museo. L’opera rappresenta una testimonianza originale dell'attività del grande protagonista della stagione rinascimentale della cultura figurativa padana.
Azioni sul documento