I dati presentati in Consiglio comunale dal Difensore civico uscente Alfredo Clò
Sono stati circa 330 i cittadini modenesi che si sono rivolti nel corso dell’anno 2007 al Difensore civico del Comune di Modena, per ottenere informazioni giuridiche su casi che vedono coinvolta l’Amministrazione comunale o altri enti e società che svolgono la loro attività per concessione dell'amministrazione. La maggior parte dei casi sono stati trattati verbalmente in colloqui diretti, mentre per 26 di essi il Difensore civico ha istruito una pratica con l’invio di corrispondenza agli uffici competenti. Molte delle pratiche hanno riguardato le relazioni dei cittadini con la Polizia municipale e con Hera, ma anche rapporti con altri uffici pubblici o con privati. Il Difensore civico uscente, Alfredo Clò, ha presentato al Consiglio comunale le attività svolte nel 2007, alla presenza anche del nuovo Difensore civico Giuseppe Ferorelli.
Il Difensore civico, nella propria relazione, ha espresso soddisfazione per la possibilità data ai cittadini “di potersi rivolgere gratuitamente a un ufficio legale pubblico in grado di rispondere con sollecitudine, competenza, obbiettività, e in modo comprensibile e puntuale”. Ha inoltre ringraziato il Comune di Modena per la piena collaborazione di tutti gli uffici ai quali si è rivolto e ricordato i colloqui avuti con i direttori di Atcm e di Hera. Per quanto riguarda Atcm, secondo la relazione “l’evasione nel pagamento dei biglietti sugli autobus del servizio pubblico cittadino è notevolmente diminuita a seguito di maggiori controlli”, mentre per quanto riguarda Hera Modena “il colloquio è stato importante per individuare il responsabile della gestione clienti, da indicare ai cittadini come riferimento. Le questioni”, sottolinea ancora la relazione del Difensore civico, “sono state risolte per lo più in modo positivo. Quando non è stato possibile giungere a soluzione favorevoli, ho spiegato agli interessati le ragioni per le quali non era stato possibile”.
Nel dibattito, Achille Caropreso, indipendente, è intervenuto per ringraziare il difensore civico, che ha definito “un istituto di democrazia” ricordando anche “gli sforzi fatti per la regolarità del pagamento del biglietto dell’autobus e per la presenza dei vigilantes sui mezzi”. Mauro Manfredini della Lega nord ha colto l’occasione per “augurare buon lavoro al dottor Ferorelli e ringraziare il dottor Clò per l’imponente mole di lavoro svolto”. Baldo Flori di Modena a colori ha sottolineato “la continuità della tradizione di chiamare per questo ruolo così delicato persone di grande esperienza e al di sopra delle parti. Mi sono poi interrogato sugli aspetti politici della convenzione con l’Amministrazione provinciale, chiedendomi se sia veramente bilaterale o se preveda una supremazia della Provincia sulle scelte e sui tempi”. Enrico Artioli del Pd ha evidenziato che il lavoro del difensore civico “richiede equilibrio sia nei confronti dell’Amministrazione sia dei cittadini. Credo che il dottor Clò lo abbia svolto egregiamente e che l’Amministrazione abbia fatto una scelta importante nel garantire questo servizio ai cittadini”. Sergio Rusticali dello Sdi ha evidenziato come “in questa fase di rapporti particolarmente delicati tra i cittadini e le istituzioni quella del difensore civico è una figura molto importante, che consente di restituire fiducia ai cittadini nei confronti delle istituzioni”. Antonio Maienza dell’Udeur ha auspicato “che si aumentino i giorni di ricevimento o quanto meno le fasce orarie”. Ha inoltre evidenziato che “26 pratiche istruite in un anno sono pochine, credo si debba dare ai cittadini migliore comunicazione sull’esistenza del difensore civico. Credo comunque sia importante potere offrire ai cittadini questo servizio, una sorta di amico avvocato che nulla pretende ma ha molto da dare agli altri”.
Alfredo Clò ha ringraziato i consiglieri per gli interessanti interventi e ricordato che “il Difensore civico è un istituto di democrazia. Istituire il Difensore civico è una facoltà e non un obbligo, eppure numerosi comuni non hanno accettato la proposta di servirsi, gratuitamente, del Difensore civico provinciale. Inoltre, a differenza di altri stati europei, non c’è un Difensore civico nei confronti dello stato. La proposta di legge in tal senso non è mai arrivata al Parlamento in seduta pubblica”. Clò ha inoltre rimarcato l’altissima collaborazione da parte dei funzionari del Comune, che hanno visto positivamente la presenza di un intermediario. Ha infine precisato, in risposta al consigliere Maienza, che le pratiche istruite con una corrispondenza scritta sono la minoranza, mentre la maggior parte delle questioni si sono risolte fornendo informazioni telefonicamente e verbalmente.
Il sindaco Pighi ha espresso grande apprezzamento per il lavoro di Alfredo Clò e ribadito “l’importanza che il regolamento comunale metta in parità le due istituzioni nella scelta e nei modi di ricorrere al difensore civico. Crediamo sia un’opportunità importante sia per il cittadino sia per l’Amministrazione, evitando i ricorsi non necessari al contenzioso amministrativo e i conseguenti sprechi di risorse”. Il sindaco ha infine espresso i propri migliori auguri al nuovo difensore civico, già Prefetto della città di Modena, Giuseppe Ferorelli.
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