11/02/2008

ATTIVITÀ DELLA POLIZIA MUNICIPALE, DIBATTITO IN CONSIGLIO

La relazione su servizi e attività del 2007 e il voto su tre ordini del giorno.


Attività e servizi del corpo di Polizia Municipale nell’anno 2007 sono stati al centro del dibattito del Consiglio comunale di Modena, dopo la relazione presentata dall’assessore alla Polizia Municipale Gualtiero Monticelli e dal comandante Fabio Leonelli. L’assessore ha ricordato i principali risultati dell’anno passato: “il 2007 ha visto per la Polizia Municipale l’inaugurazione della nuova sede, l’installazione di un nuovo programma di gestione informatica, una nuova centrale operativa, il rinnovo del parco veicolare, il rafforzamento degli strumenti di difesa con l’introduzione di spray urticante e bastone estensibile, numerose attività di formazione e l’incremento della pianta organica, che arriverà con il nuovo concorso a 202 unità di personale in divisa. Siamo in grado di dedicare a ogni quartiere il proprio ispettore, con un numero di agenti che va da 8 a 12, e stiamo rafforzando anche il ruolo dei Volontari per la sicurezza”. Il comandante Fabio Leonelli ha poi ripercorso i dati sull’attività del 2007, già presentati pubblicamente in occasione del 21 gennaio, festa del protettore delle polizie municipali San Sebastiano. Leonelli ha ribadito “l’aumentato impegno in termini di sicurezza stradale, la prevenzione attraverso corsi svolti nelle scuole elementari, medie e superiori, i numerosi corsi di formazione per gli operatori, incluso quello sulla sicurezza sul lavoro. Gli incidenti”, ha evidenziato Leonelli “avvengono per lo più nelle ore di punta. La fascia di età 21 – 50 anni è quella maggiormente coinvolta, ma le conseguenze più gravi dal punto di vista sanitario riguardano la fascia di età 51-90 anni, i cosiddetti utenti deboli”.
Sono stati poi presentati 3 ordini del giorno relativi alla minacciata astensione dal lavoro e al conseguente ordine di servizio che aveva colpito alcuni operatori di Polizia Municipale il 31 gennaio 2007. Michele Andreana del Pd ha presentato una mozione, poi approvata con il voto favorevole della maggioranza e del gruppo indipendente e il voto contrario di An, Forza Italia, Lega Nord e Modena a colori, che invita “l’Amministrazione comunale e le organizzazioni dei lavoratori a mantenere le relazioni sindacali su basi di reciproca disponibilità al dialogo costruttivo, da un lato favorendo il massimo coinvolgimento possibile del personale e dall’altro evitando di contrapporre gli interessi del personale a quelli dei cittadini, assicurando in ogni caso l’assoluto rispetto delle regole, nel nome della tutela dei diritti e della sicurezza dei cittadini”. Dante Mazzi di Forza Italia ha presentato un ordine del giorno che “invita il Sindaco e la Giunta a confermare piena fiducia e stima ai tre agenti indagati e prosciolti e a tutti gli agenti del corpo della Polizia municipale per il loro operato”. Andrea Galli di An ha presentato un ordine del giorno che esprime “soddisfazione per il completo proscioglimento ‘perché il fatto non costituisce reato’ per i tre membri della Polizia Municipale fatti oggetto di un accertamento da parte dell’Autorità Giudiziaria”. Gli ordini del giorno presentati da Mazzi e Galli sono stati entrambi respinti, con il voto contrario di maggioranza e gruppo indipendente e il voto favorevole di An, Forza Italia, Lega Nord e Modena a colori.
Nel dibattito sulla relazione dell’assessore e del comandante, Dante Mazzi è intervenuto per primo, per ribadire l’importanza del fenomeno dei veicoli privi di copertura assicurativa, “i cui numeri sono preoccupanti e vanno al di là di una semplice violazione commessa da singoli”. Mazzi ha anche sottolineato che “per la tutela degli utenti deboli è importante che i ciclisti si convincano a utilizzare le piste ciclabili e non i marciapiedi” e messo in evidenza che “i passaggi pedonali spesso sono segnalati in modo inefficace o sono in posizioni sbagliate, ad esempio in corrispondenza della fermata degli autobus”.
Ercole Toni del Pd ha ricordato “la scuola di specializzazione per gli operatori di Polizia locale, un’eccellenza della nostra città” auspicando anche “una maggiore presenza degli operatori negli orari serali, per prevenire comportamenti pericolosi da parte dei giovani”. Toni ha anche raccomandato “un miglior uso delle risorse e dei mezzi disponibili, una campagna informativa sui ciclomotori e la loro manutenzione, controlli sui veicoli inquinanti, controlli sulla dotazione d’obbligo per le biciclette”.
Achille Caropreso, indipendente, ha sottolineato altre infrazioni frequenti: “uso dei cellulari alla guida, mancato uso delle cinture di sicurezza, eccesso di velocità, e altre. Si dice che a Modena le velocità fissate sulle tangenziali sono troppo basse, ma credo si debba invece riflettere. Non credo sia uno scandalo colpire con sanzioni chi eccede nella velocità o mette in pericolo altri utenti della strada”.
Baldo Flori di Modena a colori ha espresso un giudizio politico “non tanto sui singoli aspetti ma sulle grandi coordinate. Credo sia giusto sottolineare gli aspetti positivi, ma alcuni dati della relazione dimostrano che ci sono fenomeni stabili, quasi cronici. La funzione dei vigili è importante e difficile. Diciamo sì al coordinamento tra le diverse forze, ma diciamo no alla supplenza rispetto alle funzioni di altri corpi: a ognuno il suo, e questo vale anche per i vigili di quartiere, da non confondere con i poliziotti di quartiere. È importante definire le priorità delle azioni e la polemica sulle finalità di cassa è a nostro avviso fondata”.
Adolfo Morandi di Forza Italia ha ribadito la questione dell’organico sottodimensionato: “già più volte abbiamo sottolineato che la legge regionale richiederebbe una pianta organica di circa 220 componenti mentre, anche con le nuove assunzioni, si arriverà a 202. Le nuove assunzioni servono in sostanza a rimpiazzare chi è andato in pensione. Sono convinto che i sistemi di controllo elettronico e le sanzioni in generale, che in un anno arrivano a quasi 7-8 milioni di euro, servano soprattutto a fare cassa. Più volte abbiamo detto che il meccanismo del Photored è perverso e prevede tempi di passaggio con il giallo troppo brevi”.
Enrico Artioli del Pd ha chiesto di poter consultare in modo più approfondito i dati forniti dal comandante e messo in evidenza “l’aumento delle segnalazioni dei cittadini in materia di sicurezza pubblica, la stabilizzazione degli interventi sulle prostitute e il dato sui minori, con oltre 300 interventi nel 2004-2005 ai 30 e 70 che caratterizzano gli ultimi due anni”, chiedendo al comandante una lettura di questi dati. “Anche sulla sicurezza stradale”, ha aggiunto Artioli, “le segnalazioni sono aumentate molto, mentre è positivo il calo delle sanzioni. La Polizia municipale si sta poi attrezzando per affrontare i cambiamenti che attraversano la nostra città e le nostre società”.
Ivo Esposito di Forza Italia ha definito la Polizia Municipale “un baluardo della società modenese” ed espresso il proprio “plauso a coloro che ci consentono di dormire sonni tranquilli. Eppure”, ha sottolineato, “non si può estendere all’infinito il loro ruolo. C’è stato un aumento continuo e costante dei compiti affidati alla Polizia Municipale senza un corrispondente aumento del personale, che rimane ancora sottodimensionato rispetto agli standard previsti dalla Regione. Dovremmo invece consentire alle persone di lavorare bene, nel rispetto degli standard di sicurezza, di giorni di riposo settimanale, di straordinari, eccetera. È importante difendere i cittadini, ma anche i vigili urbani, responsabili di garantire questa sicurezza, che hanno gli stessi incarichi delle forze dell’ordine ma per contratto sono semplici dipendenti comunali”.
William Garagnani del Pd ha messo in risalto “la duttilità del corpo della Polizia Municipale, fondamentale per fare fronte alle fragilità di noi uomini di questo secolo. Le mie osservazioni, oltre all’importanza dell’adeguamento dell’organico, si pongono come sommesse domande: una è relativa ai passaggi pedonali, e alla loro pericolosità per pedoni e ciclisti. Un’altra questione riguarda la città dei motori: le aziende automobilistiche, pur vitali per il nostro territorio, collaudano le auto a grande velocità su strade della città e della provincia e addirittura nei parcheggi. Le rotatorie, poi, non sono la panacea di tutti i mali: molti automobilisti hanno iniziato a guidare quando le rotatorie non esistevano e sono evidentemente impreparati”.
Antonio Maienza dell’Udeur ha ricordato che “i nuovi strumenti offensivi, per i quali anche io mi ero allarmato, vengono usati con raziocinio e correttezza, mentre per quanto riguarda le sanzioni vanno sottolineati i dati statistici che superano il migliaio nella relazione: mancata revisione, guida in stato di ebbrezza, mancato uso delle cinture. Anche la sosta in aree riservate agli invalidi è un sintomo di grande inciviltà, così come la guida al cellulare, contro la quale bisogna insistere con campagne di sensibilizzazione. Bisogna inoltre precisare che, come previsto dal nuovo codice della strada, la bicicletta è un veicolo a tutti gli effetti e non può andare contromano”.
Mauro Manfredini della Lega nord ha ribadito che “più l’organico è numeroso e meglio gli agenti possono svolgere il loro importantissimo ruolo di tutela della sicurezza dei cittadini”, ha sottolineato l’importanza del progetto “Oltre la strada” ed espresso al comandante della Polizia Municipale i propri auguri di buon lavoro, ricordando però la propria richiesta di aumentare il numero dei vigili di quartiere.
L’assessore Monticelli ha replicato citando i dati del Sole24ore sulle sanzioni: “siamo una città ricca, con molta mobilità, ma le sanzioni sono al di sotto della media regionale e nazionale. Modena, insomma, non è la città in cui vi è l’atteggiamento più repressivo. L’attività è necessaria per la sicurezza stradale e inviterei quindi a fare meno propaganda su questo tema. Ribadisco inoltre che il livello degli organici e della tecnologia non sono mai stati così elevati nella nostra città. Dobbiamo andare avanti, ma il livello di qualità ed efficienza va riconosciuto. Gli ordini del giorno presentati entrano nel merito di questioni gestionali che competono alla dirigenza dell’ente. In ogni caso, gli agenti di Polizia municipale servono 365 giorni l’anno e fermo restando i diritti sacrosanti credo ci sia il dovere, per conto dei cittadini, di pretendere le prestazioni nei giorni in cui c’è più bisogno, in particolare il 31 gennaio”.
Il comandante Fabio Leonelli ha risposto ad alcune questioni sollevate nel corso del dibattito, ribadendo che “la formazione del personale della Polizia Municipale viene effettuata esclusivamente presso la scuola modenese, che è stata fondata proprio dal Comune di Modena. Su diversi fenomeni, come il cellulare alla guida e le cinture di sicurezza, abbiamo lavorato con campagne mirate, mentre per quanto riguarda gli arresti abbiamo riscontrato come, negli ultimi anni, l’attività di controllo del territorio ci metta spesso nelle condizioni di rilevare fatti penalmente rilevanti. Per quanto riguarda le rotatorie, è stato predisposto un pieghevole per dare istruzioni e informazioni, comunque si tratta di una fattispecie che non è espressamente prevista dal codice, ma alla quale si applicano le regole generali del codice”.
Il Sindaco ha concluso il dibattito affermando: “il rapporto ci consegna un quadro di grande attività, grandi investimenti, con una nuova sede all’avanguardia, e con rapporti che sono migliorati negli ultimi mesi. Abbiamo scelto di ampliare l’organico non appena è stato possibile, abbiamo dotato gli agenti di strumenti di difesa innovativi per fare fronte a situazioni di rischio evolute rispetto al passato, abbiamo potenziato il posto integrato di Polizia alla stazione delle autocorriere, abbiamo inoltre condotto l’operazione della scuola interregionale di polizia, un fatto molto significativo per una città che non è capoluogo di Provincia. Questo risultato si integra con l’impegno della nostra città negli organismi di confronto sui temi della sicurezza urbana. In rapporto alle politiche generali di sicurezza, non vedo contraddizioni sul ruolo della Polizia Municipale. Siamo chiamati a introdurre, come Amministrazione, in ciò che facciamo una particolare attenzione ai temi della sicurezza, anche con azioni come quella di stamattina all’edificio R-Nord. La Polizia Municipale è l’organismo che ci consente di operare con poteri di polizia amministrativa, di sicurezza e anche, se necessario, di polizia giudiziaria. Le nostre sono politiche integrate di sicurezza, che non interferiscono con l’azione delle altre istituzioni, ma anzi si combinano e si integrano per migliorare la qualità della vita in città”. Rispetto agli ordini del giorno presentati, il Sindaco ha ribadito che “tutto si è svolto secondo le regole”.

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