E’ stato approvato dal Consiglio comunale di Modena il Regolamento per la realizzazione e manutenzione di parcheggi per biciclette sul suolo pubblico con l’astensione di An, Fi-Pdl, Lega Nord e Ppl e con il voto favorevole del resto del Consiglio.
“L’attenzione alla mobilità dolce da parte dei cittadini modenesi c’è, circa il 10% si muove con l’uso della bici e vicino al centro storico le percentuali sono doppie. E’ un elemento confortante che ci spinge a investire in questo senso” ha affermato l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta. “Abbiamo rilevato un elemento di carenza dimensionale dei porta bici rispetto alla potenzialità che oggi l’utenza esprime, e riscontriamo la necessità di renderli più sicuri. Abbiamo individuato un nuovo modello di porta bici da utilizzare nel centro storico e fuori, un modello che deve essere unico in tutta la città, anche per ragioni di decoro. E’ nostra intenzione dargli collocazione fissa e posizionarli il più vicino possibile ai punti d’approdo principali. Il Comune si assume la responsabilità della realizzazione di queste strutture, diventando il protagonista dell’installazione, della gestione e della manutenzione dei porta bici”.
Per il consigliere del Pd Achille Caropreso “in centro storico si necessitava di un nuovo tipo di rastrelliere. La mobilità dolce non può non ricoprire un ruolo importante. Le rastrelliere oltre a un maggior valore estetico avranno anche un valore pratico: tutto contribuisce a dare una maggiore sicurezza al cittadino che usa la bicicletta, e un maggior decoro alla nostra città”.
Secondo Adolfo Morandi di Fi-Pdl “è giusto cercare di regolamentare alcune norme anche in modo più semplice e leggibile. Avere porta biciclette uniformi in tutto il territorio del Comune è apprezzabile, ma nel regolamento si dice che sono esclusivamente a carico del Comune: si poteva lasciare anche al privato la possibilità di collocare questi porta biciclette e gli si poteva dare la responsabilità della manutenzione, anche eventualmente inserendo la pena della sanzione”.
Il consigliere del Ppl Sergio Celloni ha affermato: “Nulla toglie che la bicicletta può essere importante, ma noi sempre più spesso parliamo di mobilità collegandola alla questione delle biciclette, mentre credo che i problemi di mobilità a Modena oggi non riguardino questi mezzi. Da parte mia, il mio voto potrà anche essere a favore, ma rimango nella mia idea: il problemi delle biciclette, come anche i furti, sono legati ad altre logiche”.
Per Ubaldo Fraulini del Pd “con la bicicletta riesci ad apprezzare meglio la città. E’ importante che ci sia integrazione tra diversi modi di muoversi, il discorso dei parcheggi e dei box va proseguito. Ritengo importante che ci sia un progetto, un modello unico: sfrutterei questa occasione per un miglioramento dell’arredo urbano. Si potrebbe fare una guida in cui sono indicati i percorsi ciclabili, i punti di servizio, i depositi, i parcheggi, ed altro, per rendere più appetibile e apprezzabile la rete dei percorsi ciclabili”.
Antonio Maienza del Partito popolare per il Centrosinistra ha dichiarato: “Apprezzo particolarmente questa delibera perché ritengo che Modena sia una delle città che può esprimere al meglio questa sua vocazione per l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto. Questo regolamento può rendere anche merito a un impegno, a un servizio che si vuol dare ai cittadini modenesi. Vorrei sottolineare la scelta del modello di porta biciclette, che mette in sicurezza le biciclette”.
Il consigliere della Lega Nord Mauro Manfredini ha sottolineato come “in altri posti si trovano modelli che occupano meno spazio rispetto a quello individuato dall’Amministrazione, e dotati di carica batterie per biciclette elettriche. In Francia ci sono colonnine che fanno da porta biciclette. Le rastrelliere possono anche essere belle, ma non ci sono solo rastrelliere”.
Per Sergio Rusticali del Partito socialista “il problema della mobilità non ha nell’uso della bicicletta la risposta. Gli interventi dell’Amministrazione non sono risolutivi, ma sono un contributo significativo. Credo si possa fare di più, si deve ampliare ulteriormente la scelta fatta. I portabiciclette, se dislocati in postazioni giuste, dove i cittadini vanno spesso, possono incentivarne l’uso, ne collocherei nell’area dei parcheggi scambiatori”.
Enrico Artioli ha sottolineato come “la cittadinanza sta rispondendo in modo positivo a una certa sollecitazione dell’Amministrazione. Tale sollecitazione va incrementata, in parte con queste due delibere, in parte con una apposita campagna. L’intervento e concorso del privato, valutando in che modalità, credo sia un aspetto intelligente. Gli attuali porta biciclette del servizio C’entro in bici saranno anch’essi modificati?”.
Dante Mazzi, di Fi-Pdl ha dichiarato il proprio “timore che una regolamentazione maggiore porti con il tempo a fare un passo successivo verso un inasprimento ulteriore da parte della Giunta e l’attivazione di un sistema sanzionatorio. Se pensiamo che le rastrelliere non siano sufficienti e siano dislocate in posti scomodi vuol dire che, ancora una volta, potrebbe seguire un giro di vita ulteriore, e non sarebbe lo scopo che si vuole raggiungere”.
“Se l’impressione che abbiamo dato è quella di voler procedere verso un’eccessiva regolamentazione me ne dispiaccio perché non è l’obiettivo che vogliamo raggiungere” ha replicato l’assessore Sitta. “C’è una scelta di carattere culturale che stiamo mettendo in campo per arrivare a modelli di mobilità più consone, e a soluzioni più efficienti. Mi spiace che Celloni ritenga che dedicare attenzione alla mobilità dolce sia un po’ perdere tempo perché coinvolge meno persone rispetto ad altri tipi di mobilità, crediamo che sia un sistema che può dare risposte anche ad altri problemi di mobilità”. L’assessore ha poi spiegato che questi porta biciclette “sono stati oggetto di un bando per qualità, design, prezzo, ed altro. Sono molto semplici, sono colonnine che consentiranno l’aggancio di due bici per ogni colonnina, auspico vengano gradite”. Per ciò che riguarda il coinvolgimento di privati l’assessore ha spiegato che “negli ultimi anni non abbiamo avuto molti privati che hanno messo rastrelliere in suolo pubblico. Non sono ideologicamente contrario all’intervento dei privati, si tratta di vedere come garantire che gli interventi vengano fatti in maniera omogenea”.
Nella sua dichiarazione di voto Michele Barcaiuolo ha dichiarato l’astensione di An, “ma con perplessità forti. Le più evidenti sono quelle della gestione, della mancata apertura a privati e della costruzione di questi parcheggi dal punto di vista estetico ed ergonomico. Se è vero che alcune regole spingono i cittadini a fare certe scelte ben vengano, ma non potremmo invece accettare che le regole, magari in futuro, vadano ad obbligare”. Il consigliere dei Verdi Mauro Tesauro ha dichiarato la propria “approvazione a una delibera che contribuisce a incrementare quel sistema di misure e strutture della mobilità dolce. Voto a favore”. Adolfo Morandi di Fi-Pdl ha annunciato l’astensione del gruppo, mentre Rosamaria Fino di Società civile per il Partito socialista ha dichiarato il proprio “parere favorevole. L’attenzione verso questi temi è sempre molto alta, l’unico mio dispiacere è che non so andare in bicicletta”.
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