“Le famiglie modenesi in carico ai servizi sociali nel 2007 erano 5124: alcune di queste anche per semplice difficoltà reddituale, senza la presenza di persone problematiche. Sempre nel 2007, 981 famiglie hanno ricevuto assistenza socio economica. Inoltre, i servizi sociali erogano un milione 700 mila euro di contributi alle famiglie per rispondere ad emergenze abitative e di pagamento delle utenze, oltre al Fondo sociale per l’affitto di quasi 4 milioni di euro. Nel bilancio 2009 l’intenzione dell’Amministrazione è mantenere invariate le tariffe dei servizi sociali e dell’istruzione, assorbendo all’interno il costo dell’inflazione e del personale. Domani ci sarà un incontro in Regione sulle tariffe sociali per i servizi di luce e gas, mentre per la tariffa rifiuti si sta cercando di contenere l’aumento sotto l’inflazione programmata”. Con questi dati l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione di Alberto Caldana (Pd) sul tema “allarme povertà”. Il consigliere ha spiegato che “l’emergenza sociale in Italia riguarda ormai 15 milioni di persone” e che “anche a Modena, benché vi siano condizioni migliori in quanto a distribuzione del reddito e a quantità e qualità dei servizi, la situazione rischia di diventare difficile”. Ha poi chiesto “se la Giunta non ritenga di istituire un proprio osservatorio sulla povertà per monitorare l’evolversi del problema; così come si fece nella seconda metà degli anni ‘80” e “quali politiche il Comune intende mettere in campo per prevenire lo scivolamento verso la povertà di tante persone e famiglie”.
L’assessore ha convenuto sul fatto che “le famiglie in situazione di povertà sono aumentate anche da noi. Le analisi del Capp rivelano che le famiglie in condizioni di povertà a Modena sono passate dal 13,2 al 15,6% dal 2002 al 2006, soprattutto le famiglie composte da un solo genitore con figli. La capacità reddituale delle famiglie sta calando e i lavori precari, privi di ammortizzatori sociali, rischiano di rendere allarmante la situazione del prossimo periodo”.
Nel dibattito, il consigliere Antonio Maienza (Popolari per il centro sinistra) ha definito l’allarme povertà “una vera emergenza nazionale che si riflette anche a Modena”. Ha ricordato che “non solo non si arriva a fine mese, ma neanche alla terza settimana” ed esortato l’Amministrazione a “mettere la famiglia al centro dell’azione politica: accendiamo le luci di Natale nelle strade – ha concluso Maienza - ma non spegniamo la speranza nei cuori delle famiglie modenesi bisognose”.
Il consigliere Caldana ha pregato l’assessore di “farsi interprete con la Giunta della necessità di farsi carico del tema povertà, come uno dei criteri complessivi per le politiche dell’Amministrazione”.
L’assessore ha replicato che “per quanto riguarda l’osservatorio, il piano sociale e sanitario della Regione Emilia-Romagna prevede l’istituzione dello Sportello sociale che ha anche la funzione di monitorare sia i bisogni dei beneficiari, sia le risposte che vengono date dalle Amministrazioni pubbliche e da soggetti privati. Pensiamo sia un valido strumento per rispondere alla richiesta di un Osservatorio, e anche di creare una rete di informazioni tra pubblico e privato che permetta di evitare duplicazioni e di rispondere capillarmente alle esigenze dei cittadini”.
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