“Una figura di grande rilievo dell'architettura, non solo modenese, protagonista di innumerevoli, prestigiosi progetti di riqualificazione urbana e architettonica”. Così il sindaco di Modena Giorgio Pighi, in un telegramma inviato nel pomeriggio alla famiglia, ricorda l’architetto Franca Stagi, scomparsa nella mattinata di oggi.
Nata nel 1937, laureata in architettura al Politecnico di Milano, Franca Stagi ha svolto la libera professione dal 1962 con studio a Modena e il suo impegno professionale ha riguardato soprattutto i parchi, il verde pubblico e il restauro di complessi monumentali.
“Ricordiamo la particolare competenza e sensibilità dell'architetto Stagi, unita alla passione per il suo lavoro e all'amore per il bello, che l'hanno sempre contraddistinta, anche come esponente di spicco di Italia Nostra”, prosegue il sindaco. “Il Comune di Modena e le altre maggiori istituzioni modenesi conservano un ricordo indelebile delle tante, preziose collaborazioni che Franca Stagi ha fornito per la progettazione e la realizzazione di importanti interventi di restauro delle più importanti strutture architettoniche cittadine”.
Per il Comune, infatti, Franca Stagi si è occupata del lungo ciclo dei restauri al Palazzo dei Musei (una collaborazione iniziata alla metà degli anni '80 e protrattasi fino a pochi anni fa), del restauro del Teatro Comunale, della progettazione della scuola d'infanzia e asilo nido dedicati a Sandra Forghieri e inaugurati nel 2002, del recupero del Baluardo della Cittadella, delle collaborazioni con l’Università, l’Azienda Usl, la Fondazione Cassa di Risparmio, degli interventi che hanno interessato le ex carceri sant’Eufemia per farne una sede universitaria, del Foro Boario, della Fondazione Collegio San Carlo e del progetto per il Comparto San Paolo.
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