“Il seminario “Le strade del mondo. Voci inascoltate di rom e sinti” tenutosi a ottobre alla Fondazione Villa Emma sono state organizzate per favorire l’incontro fra culture differenti, attraverso una conoscenza reale, senza pregiudizi, dei valori e delle norme che regolamentano la convivenza civile. Il seminario ha avuto un costo complessivo di 16 mila 400 euro. Il Comune di Modena non ha sostenuto costi diretti. Hanno partecipato in orario di servizio due operatori dell’Ufficio Nomadi, e nell’ultima giornata del seminario è stato presentato un video sulla chiusura del campo di via Baccelliera. Il settore Istruzione sta predisponendo un protocollo di intesa triennale con la Fondazione Villa Emma che prevede un contributo annuale di 5 mila euro, dal momento che il Comune di Modena è uno dei soci fondatori”. Lo ha detto l’assessore all’Integrazione Francesca Maletti rispondendo al consigliere comunale Andrea Leoni di Fi-Pdl.
“Si moltiplicano a Modena – ha detto Leoni - iniziative finanziate con soldi pubblici tese a valorizzare esclusivamente gli usi e costumi di popolazioni straniere e ad avvallare un fallimentare multiculturalismo. Vorrei conoscere il costo dell’iniziativa "Le strade del mondo - Voci inascoltate di rom e sinti" e a quanto ammontino gli stanziamenti dell’Amministrazione comunale di Modena, nel 2007 e nel 2008, per progetti legati al sostegno della popolazione nomade, comprese le spese per il funzionamento e la gestione del locale ufficio nomadi”.
L’assessore ha ricordato che i sinti sono cittadini italiani e precisato che “per quanto riguarda i progetti per il sostegno della popolazione nomade, comprese le spese per la gestione dell’ufficio Nomadi, nel 2007 sono stati spesi circa 500 mila euro. Nel 2008 sono stati stanziati invece circa 228 mila euro per servizi, dato che il campo nomadi di via Baccelliera è stato smantellato”. Andrea Leoni ha replicato dicendosi profondamente insoddisfatto: “la risposta dell’assessore è stata un atto di propaganda. Con i soldi pubblici si sceglie di privilegiare alcuni gruppi rispetto ad altri. Si continuano a usare i soldi dei cittadini in modo inadeguato. Il solo ufficio nomadi in due anni costa qualcosa come 700 mila euro per 350 persone”.
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