11/11/2008

PASSA IL CONSIGLIO LA TERZA VARIAZIONE DI BILANCIO

Circa 3 milioni in più per la spesa corrente (servizi) e una riduzione di poco più di tre milioni di spesa per gli investimenti (opere pubbliche).

Passa in Consiglio comunale a Modena la terza variazione di Bilancio, con il voto favorevole della maggioranza e contrario della minoranza. La variazione prevede circa 3 milioni in più per la spesa corrente (servizi) e una riduzione di poco più di tre milioni di spesa per investimenti (opere pubbliche). Più di un milione andrà alle Politiche sociali, per il miglioramento delle condizioni di vita degli anziani non autosufficienti, 830 mila euro andranno all’Istruzione, in servizi rivolti ai bambini diversamente abili. Il terzo settore per volume è quello delle Politiche culturali, con finanziamenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per specifici progetti culturali. 100 mila euro andranno a rifinanziare il fondo Ert, spesa ormai storica per l’Amminstrazione comunale. L’Amministrazione, inoltre, con il cofinanziamento del parcheggio al Novi Sad da parte di soggetti privati rinuncia a parte delle entrate per la sosta.
“Le risorse per la spesa corrente sono vincolate alla rispettiva erogazione di servizi – ha spiegato l’assessore al Bilancio del Comune di Modena, Francesco Raphael Frieri – senza margine di discrezionalità aggiuntiva in capo all’Amministrazione. La maggior parte delle entrate per Istruzione e per Politiche sociali deriva da misure e dotazioni del governo Prodi. Ci auguriamo, inoltre, che l’attuale governo, a fronte dell’accertamento previsto, invii entro dicembre le risorse corrispondenti alle mancate entrate Ici. Questi soldi ci sono dovuti e, lo ricordiamo, servono per mantenere servizi ai cittadini. C’è stata, infine, una riduzione parziale della previsione di opere pubbliche per la crisi economica generale, che incide anche sulle fonti di finanziamento degli investimenti”.
Per Baldo Flori di Modena a Colori “c’è anche stavolta un tesoretto che si aggiunge ai precedenti. Siamo a 24 miliardi di vecchie lire in più a settembre rispetto a gennaio. Prendo atto che l’Amministrazione introiti di più, spero spenda bene queste risorse. Continua ad avere un sacco di soldi a disposizione. Insieme alle maggiori risorse provenienti dal governo ci sono anche quelle di regione, provincia, fondazione, ecc. che erano prevedibili”.
Secondo Danilo Bassoli del Pd “non c’è alcun tesoretto. Le risorse arrivano per rispondere a bisogni importanti della città. Non sono troppi soldi, nonostante siano cresciute le spese per anziani e bambini i bisogni dei cittadini sono sempre di più e ci tocca selezionare. Speriamo non siano gli ultimi. Riguardo all’Ici, perché nascondere che sulla stessa maggioranza di governo ci sono delle divisioni su questo tema? Abbiamo registrato 1 milione e 600 mila euro di minori entrate se non vengono reintegrate?”.
Per Achille Caropreso del Pd “l’attuale governo deve fare tagli su alcuni aspetti della politica scolastica. Se la tassa fosse rimasta, pur nella riduzione che già il governo Prodi aveva previsto, i tagli attuali avrebbero trovato nell’Ici una forma di sostegno. All’interno della maggioranza al Governo non c’è una posizione univoca. Le Università pubbliche, che tra mille difetti hanno il loro personale accademico che progredisce senza il criterio del profitto, se dovessero diventare fondazioni cambierebbero”.
Alvaro Colombo di Rifondazione Comunista sottolinea che “il governo Berlusconi ha abolito in modo generalizzato l’Ici indipendentemente da qualsiasi valutazione, è una manovra generalizzata che produce un disavanzo valutato intorno al milione e 600 mila euro. La manovra sull’Ici è compensata da un incremento della fiscalità generale, ancora una volta sull’Irpef: a sostegno di un mancato introito di una tassa di proprietà si va a compensare tassando i redditi da lavoro o da pensione. E’ un’operazione discutibile dal punto di vista dell’equità sociale”.
Per Dante Mazzi il Governo dovrà fare tagli dolorosi a causa del passato governo. E’ pericoloso tenere partecipazioni in società dove non si ha alcuna possibilità di controllo. Nella quotazione di Hera non possiamo controllare né come consiglieri né come altro, sappiamo solo che la nostra partecipazione è diminuita. Non è questo il modo dei fare le commissioni nei ritagli di tempo degli assessori come pura formalità”.
Per Ivo Esposito “non è tutto vero quello che si dice qui dentro. Il Governo ha fatto anche cose a favore dei dipendenti. Non stiamo parlando del bilancio del Comune di Modena, perché la colpa è sempre di Berlusconi? In commissione ho chiesto delle specifiche a cui non mi è stata data risposta, su numeri che pesano in maniera determinante su un bilancio. Se si guardano queste cifre la si supera la quota di 1 milione 600 mila euro”.
L’assessore nella sua replica si è scusato “a nome dell’Amministrazione perché dovevo avere un rendiconto su questi 80 mila euro e non l’abbiamo avuto. Al 30 settembre l’eventuale eccesso di trasferimenti rispetto agli anni scorso ha avuto un sensibile calo. Comunque sia, o noi abbiamo l’autorizzazione ad accertare delle entrate oppure non si possono inserire in Bilancio delle risorse indecifrate. Ci teniamo ad avere un criterio di prudenza”.
Per le dichiarazioni di voto sono intervenuti nuovamente il consigliere Mazzi e il consigliere Flori. Mauro Manfredini della Lega Nord ha affermato che “guardando i numeri la parte corrente è contestabile. Se non ci sono entrate si fa più fatica negli investimenti. La percentuale della previsione supera il 20% di entrate in meno che non è poco. Non ci vedo chiaro, ma approfondiremo a fine anno. Per la scuola non c’è nulla di ufficiale, è ancora in stato embrionale, ma se vi aspettate una società multietnica a carico della società vi sbagliate”.
 

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