“Abbiamo una valutazione diversa sull’efficacia dell’intervento viario compiuto nel quadrante nord est della città. Ci siamo dati 3 obiettivi: una maggiore sicurezza, perché l’asse Divisione Acqui-Indipendenza-Ciro Menotti era uno di quelli con maggiori incidenti e feriti; ridurre i percorsi (e alcuni interventi attuati lo rendono possibile); e fluidificare il traffico. Si tratta di un’opera complessa e per tirare un primo consuntivo ci vogliono alcuni mesi, perché il cambiamento di abitudini richiede tempo. Ciò non significa che se emergono dei problemi non si debba intervenire, alcuni interventi sono già stati fatti”. E’ la risposta dell’assessore alla Mobilità Daniele Sitta all’interrogazione, trasformata in interpellanza, del consigliere di Fi-Pdl Andrea Leoni “Traffico congestionato sull’asse viario Trento Trieste-Menotti dopo le modifiche alla viabilità. La centrale di monitoraggio del traffico dov’è finita?”. “L’interrogazione – ha spiegato il consigliere – nasce da problemi evidenti segnalati da molti attori della scena cittadina, come dal presidente dell’Aci. Come mai a fronte di ingenti spese per dotarsi di una centrale del traffico (quasi 400 mila euro), ora questa centrale non fa quello che si pensava? L’Amministrazione contava su una riduzione dei tempi di percorrenza del 2% del tratto. Quali tipi di intervento la Giunta Pighi pensa di mettere in atto, visto che si era data la disponibilità a rivedere le parti che lo necessitano?”.
“Siamo ancora in fase di avviamento – ha proseguito l’assessore – aspettiamo fine mese per valutare i primi 3 mesi di avviamento. Non tutto funziona come dovrebbe, ma bisogna ancora registrare la situazione a regime, anche a seguito della conclusione di cantieri, che finora hanno rappresentato interferenze importanti, come quello di via Divisione Acqui e quello di via Cucchiari-Vignolese per il collettore di levante”. L’assessore ha, comunque, sottolineato che “sono diminuiti i flussi sull’asse rispetto a prima. I cittadini si stanno già abituando a usare i percorsi alternativi messi a disposizione, che riducono i tempi di percorrenza”. Infine, Sitta ha risposto in merito alla centrale del traffico: “Se il consigliere si riferisce al punto di monitoraggio di alcuni punti critici della città tramite telecamere realizzato al comando della Polizia Municipale è già attivo. Se si riferisce alla centralizzazione dei semafori: ad oggi 70 semafori su 140 sono centralizzati, con possibilità di intervenire direttamente dalla stazione centrale. Entro metà del prossimo anno arriveremo al 100%”.
Per Michele Barcaiuolo di An-Pdl “il malcontento dei modenesi su questo intervento è evidente: la invito a ripensarci. Può essere che serva tempo per l’adeguamento alla nuova viabilità, ma siamo quasi giunti alla fine della fase di avvio. Sono tanti gli interventi fatti che, messi a sistema, danno problemi. La viabilità è peggiorata rispetto alla situazione precedente non solo negli orari di punta, ma in tutta la giornata in modo trasversale. I tempi di percorrenza sono aumentati, il vero salto in peggio c’è stat con la riapertura delle scuole”.
Danilo Bossoli del Pd ha affermato che “era necessario snellire un punto di grave crisi e creare le condizioni per rallentare il traffico in quella zona, causa di frequenti incidenti. Nel quadrante che va da via Emilia a via Divisione Acqui, alla ferrovia e a viale Reiter, la situazione è certamente migliorata: le modifiche strutturali funzionano benissimo, ma nei momenti di grande traffico anche le rotatorie hanno difficoltà. Dove le modifiche strutturali sono state più limitate si riscontrano difficoltà maggiori, come quando ci sono troppe vie e i semafori creano code importanti”.
Secondo Dante Mazzi di Fi-Pdl “quando le critiche vengono dall’opposizione sono sempre prese come qualcosa di ideologicamente scorretto. Nella zona di Trento Trieste e viale Medaglie d’Oro si crea un imbuto e ciò crea problemi anche al passaggio degli autobus: ora manca un tratto di corsia preferenziale per la linea 4 e viene rallentato il servizio di trasporto pubblico. Anche in via Ciro Menotti, verso il cavalcavia, ci sono dei problemi, le segnalazioni semaforiche sono confuse e creano indecisioni negli autisti”.
Per Andrea Leoni “questi 400 mila euro dei modenesi sono stati investiti in uno strumento che non funziona a dovere. Tutti gli errori fatti dalle varie Amministrazioni hanno reso vano l’investimento in questo strumento. E’ evidente che ci sono problemi seri, come dimostra la lettera aperta inviata all’Amministrazione comunale dal presidente dell’Aci su segnalazione dei cittadini, chiediamo che vi venga posta soluzione. I cittadini non hanno tempo di perdere mezze ore per strada per la cattiva viabilità”.
Nella sua replica l’assessore ha sottolineato che “non ci devono essere approcci di carattere ideologico, serve una visione laica. Per questo dare giudizi apocalittici generalizzati in un senso o nell’altro non va bene, bisogna essere molto equilibrati, vedere dove ci sono risultati positivi e dove invece serve un intervento. In tutto il quadrante nord-est i miglioramenti già oggi sono evidenti. Quando c’era il semaforo in Ciro Menotti il traffico era congestionato”. L’assessore ha concluso intervenendo in merito alle fasi semaforiche: “Abbiamo riscontrato complicazioni, ci stiamo lavorando sopra. Nei prossimi mesi faremo ulteriori valutazioni e se riscontreremo la necessità di rivedere alcune situazioni lo faremo, non ci arrocchiamo dietro a nulla”.
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