Si è aperta la nuova stagione dell’OFF all’insegna della musica dal vivo e della gestione Stoff. Mercoledì 5 novembre, dalle ore 21.30, ospite d'eccellenza all'OFF di via Morandi 7 sarà il marchigiano Umberto Giardini, ormai emiliano d'adozione (sono più di dieci anni che vive e lavora a Bologna), che presenterà il suo ultimo album “I segreti del Corallo”. La sua esperienza musicale parte nei primi anni '80 quando si propone come batterista ad una band di amici e inizia a suonare cover di Neil Young, Led Zeppelin e Stones, più alcuni astri nascenti della scena New wave inglese. Nel 1986 prende in mano le redini del gruppo Vecchi Sentieri e fonda gli Hamilton (poi Hameldome), insieme all'amico d'infanzia Andrea Medori. Nel 1989 si qualifica alle finali di Arezzo Wave dove con gli Hameldome gli è riconosciuto il titolo di miglior band esordiente. Poco dopo esce dal progetto. Va a vivere prima in Scozia, poi a Roma e successivamente a Milano, qui nasce l'intenzione di poter tornare a suonare. Lo pseudonimo Moltheni nasce da una farmacia di via Sardegna a Milano; saranno soprattutto la città e i suoi luoghi oscuri ad influire sulle prime filastrocche del cantautore marchigiano: piccole canzoni d'amore, ricollegabili alla tradizione drakeiana più intimista, nonché al cantautorato di Battisti adattato ad un linguaggio più moderno che ricorda lo stile dei primi Afterhours e di Cristina Donà. Nel ‘97 si sposta a Bologna. È qui che entra in studio per la prima volta abbracciando una chitarra e registra dei brani che arriveranno nelle mani di Carmen Consoli e di Francesco Virlinzi a Catania. Nel frattempo conosce Luciano Chessa, introspettivo personaggio della Bologna musical-alternativa, e con lui inizia a strimpellare fino ad aprire una data al Santo Niente e alcune a Carmen Consoli. Il legame con Virlinzi intanto si stringe sempre più fino all'accordo che lo legherà alla Cyclope records/Bmg per due album (Natura in replay uscito nel 1999 e Fiducia nel nulla migliore nel 2001). Moltheni viene selezionato per il Brand New tour di Mtv e apre numerosi concerti di affermate band italiane. Nel febbraio 2000 partecipa alle serate finali del festival di Sanremo con il brano Nutriente e a maggio parte il suo primo tour solista, supportato da tre videoclip in rotazione e da una promozione che gli consentono di concludere il ciclo del primo disco in maniera molto positiva. Ottimi presupposti smentiti dalle scarse vendite del secondo lavoro, Fiducia nel nulla migliore, registrato negli Usa con alla produzione esecutiva Jefferson Holte e a quella artistica di Chris Stamey. La Cyclope records intanto chiude i battenti perché Francesco Virlinzi muore prematuramente. Nel 2003 dopo già oltre un anno di stop artistico partecipa alla colonna sonora di Perduto amor, il film dell'esordiente regista Franco Battiato. Nello stesso anno parte un primo tour acustico, supportato dall'etichetta Jestrai di Bergamo. Nella primavera del 2004 registra Forma mentis, quello che dovrebbe essere il suo terzo album dalle sonorità dure a tratti stoner (congelato da una pubblicazione mai avvenuta) con alla produzione Salvatore Russo e Davide Sandri. Nel luglio 2004 Moltheni incontra Enrico Molteni dei Tre allegri ragazzi morti e ipotizza l'uscita di un album diverso rispetto ai lavori precedenti, caratterizzato da suoni acustici e minimali. Splendore terrore esce nel gennaio 2005 per l'etichetta Tempesta con distribuzione Venus. Nei mesi successivi parte il tour durante il quale Moltheni registra un vinile contenente alcuni brani eseguiti dal vivo. Nell'ottobre 2006, sempre per la Tempesta, esce Toilette memoria, il quarto album ufficiale. Il disco è caratterizzato da sonorità che mischiano rock-pop e folk e da testi più ariosi rispetto all'introspezione dei lavori precedenti. Il disco è anticipato da un ep per le radio che contiene anche la cover di Battisti Il tempo di morire. Nell’autunno del 2007 viene pubblicato Io non sono come te, un ep contenete sei inediti registrato in Svezia, prosecuzione del percorso musicale tracciato da Toilette memoria. Nel 2008 viene pubblicato I segreti del corallo (La Tempesta/Venus), caratterizzato da una doppia anima: una prima parte più suonata e una seconda caratterizzata da sonorità folk più intime e minimali.
Azioni sul documento