Inizieranno nel centro di piazza Grande giovedì 13 novembre e proseguiranno per tre settimane le indagini geognostiche e geofisiche che serviranno per valutare la staticità del Duomo di Modena e della Ghirlandina e per acquisire anche dati scientifici sulla capacità della torre di resistere alle scosse sismiche.
Le indagini, richieste dal comitato scientifico per i restauri della Ghirlandina e condotte dal Comune, consistono principalmente in carotaggi alla profondità di 30 e di 80 metri, in prove di compressione e nello studio delle onde soniche che si propagano intorno alle perforazioni. Il principale obiettivo delle indagini è lo studio dei terreni di fondazione e il loro rapporto con il Duomo e la Ghirlandina.
I campioni di terra prelevati saranno esaminati dal Politecnico di Torino, sotto la direzione del professor Renato Lancellotta, e saranno comunicati al comitato scientifico per i restauri della torre.
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