13/10/2008

"NOMINA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, SBAGLIATI SOLO I MODI"

La risposta dell'assessore all'Istruzione Querzè al consigliere Flori (Modena a colori)

“Le mie critiche all’operazione che ha portato alla sostituzione del precedente dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Modena facevano riferimento alla modalità della nomina e non alla persona nominata. Con il nuovo dirigente, il professor Gino Malaguti, da subito si è avviata una fattiva collaborazione”. Così l’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè ha risposto in Consiglio comunale all’interpellanza del consigliere di Modena a colori Baldo Flori, che aveva chiesto “perchè l’assessore all’Istruzione ha criticato pesantemente la nomina del nuovo dirigente dell’ex provveditorato e oggi dichiara invece che la partenza del nuovo anno scolastico è del tutto tranquilla e regolare”.
Flori ha presentato l’interpellanza affermando: “secondo la stampa modenese, 1'assessore all’Istruzione del Comune ha dichiarato che per il nuovo anno scolastico si è verificata una partenza tranquilla di un anno burrascoso. Lasciamo da parte il riferimento alla burrasca, che oggi non c'è ancora ma che l'Assessore è invece già in grado di prevedere, soprattutto a causa della posizione polemica assunta contro il Governo dal suo partito a tutti livelli. Vorremmo sapere se l’assessore ha cambiato idea oppure è stata costretta a cambiare idea rispetto alle posizioni assunte in agosto, quando espresse un giudizio pesante nei confronti della nomina del nuovo responsabile dell'ex provveditorato. Le critiche facevano riferimento alle modalità della nomina ma in realtà sembravano proprio colpire la persona del nuovo dirigente, tanto è vero che il Sindaco, smentendo il suo assessore, ha avvertito l'esigenza di esprimere pubblicamente la stima per la persona scelta e per le esperienze professionali di cui il dirigente era portatore”.
L’assessore ha citato nella risposta alcuni passaggi testuali dell’interpellanza presentata, osservando: “dispiace che il consigliere affermi che le critiche ‘sembravano proprio colpire la persona del nuovo dirigente’. Dispiace perché il consigliere, da attento lettore della stampa qual è, sa che non colpivano affatto la persona e quindi dimostra di voler creare un caso politico fondandolo su ciò che né è, né sembra. Personalmente ho fortemente criticato le modalità di sostituzione dell’ex dirigente, avvenute senza preavviso, in assenza di richiesta dell’interessato - come lui stesso ha avuto modo di dichiarare - e soprattutto in costanza di contratto, fatto quanto meno inusuale, comunque mai avvenuto nella nostra provincia e coincidente con l’insediamento del nuovo ministro. Queste modalità”, ha proseguito l’assessore, “non aiutano la scuola che ha bisogno di stabilità e di certezze e non aiutano la costruzione di rapporti fra i diversi soggetti territoriali che a vario titolo concorrono al buon funzionamento delle scuole. Per quanto concerne poi il coinvolgimento, o almeno l’informazione degli Enti Locali, si sarebbe trattato di un’opportuna attenzione politica, visto il ruolo che essi svolgono in attuazione del Titolo V della Costituzione che ha sancito l’autonomia delle scuole assegnando contemporaneamente a regioni, province e comuni competenze normative, funzionali e gestionali molto più ampie rispetto al passato. Quello che chiedo al Consigliere Flori è: criticare queste modalità e affermare di aver lavorato proficuamente con una persona, significa denigrarne un’altra? Non mi pare. Inoltre non mi sono mai permessa di criticare nessuno prima che cominciasse a lavorare e ho seguito questa regola di correttezza politica, oltre che di elementare educazione, anche nel caso del Professor Malaguti col quale ho, fra l’altro già iniziato a lavorare proficuamente. Proprio due giorni fa, ad esempio, è stato sottoscritto un accordo tra dirigenti scolastici delle scuole secondarie di primo grado, Comune di Modena e USP sulle modalità di iscrizione e trasferimento degli alunni stranieri finalizzato ad una loro migliore distribuzione tra le scuole. Si tratta di un accordo al quale la città stava lavorando da mesi, assolutamente condiviso e appunto sottoscritto, dal nuovo dirigente. Anche il collegamento tra la mia dichiarazione relativa all’inizio regolare dell’anno scolastico e il giudizio, per altro non espresso, sul dirigente è pretestuoso: sappiamo bene che le attività di determinazione degli organici si svolgono da marzo a luglio, che la tempistica delle nomine è determinata in luglio e che l’anno è iniziato regolarmente, senza balletti di cattedre o posti vuoti, grazie alle cospicue immissioni in ruolo realizzate dal governo precedente e prontamente cancellate dall’attuale. Sono quindi operazioni indipendenti dalla nomina di fine agosto che non vanno né a merito né a demerito di chi non c’era. Effettuare questi collegamenti per far emergere inesistenti contraddizioni dell’assessore con se stessa rischia soltanto di evidenziare una mancanza di argomenti che non mi pare possa riguardare il consigliere Flori, che conosce bene il mondo della scuola per esservi stato per moltissimi anni con diverse e complesse responsabilità. Le questioni che oggi colpiscono direttamente e indirettamente il mondo della scuola”, ha concluso l’assessore, “sono più serie di queste scaramucce: ne abbiamo già discusso la scorsa settimana e temo che purtroppo dovremo parlarne ancora in quest’aula se e quando i provvedimenti contenuti nel Decreto-Gelmini faranno sentire i loro effetti”.
Nel dibattito, Sergio Rusticali, del Partito socialista, ha affermato: “nella mia forza politica, il dibattito su questa vicenda ha creato forte imbarazzo. Il professor Gino Malaguti non è solo un docente, riconosciuto dal punto di vista professionale come in grado di gestire il ruolo a cui è stato chiamato. Il professore è anche un compagno che ha militato nel nostro partito. Nella dichiarazione sua e della collega Silvia Facchini, assessore provinciale, è vero che non si cita mai direttamente il professor Malaguti. Si criticavano i criteri e la discontinuità, ma sul piano politico credo vadano valutati gli effetti collaterali, che nei confronti della persona sono stati pesanti. Anche il provveditore precedente è intervenuto per dire basta alla polemica”.
Il consigliere Flori ha replicato: “ho trovato nella risposta dell’assessore toni inusitati, legati a questa campagna elettorale che si sta facendo sulla scuola. Ci troviamo di fronte un assessore che si sdoppia tra mister Hyde e il dottor Jeckyll. Di questo dibattito si è poi fatto carico il Sindaco, per salvaguardare un funzionario dello Stato colpito da critiche pregiudiziali. Non è mai stato chiesto il parere degli enti locali su questo tipo di nomine. Credo che non si debba aprire la strada di mettere in giro voci denigratorie nei confronti di funzionari dello stato che fanno il proprio lavoro”.
L’assessore Querzè ha concluso osservando: “il consigliere ha cercato di creare un caso che non c’è. Io sto lavorando con il professor Malaguti e non ho denigrato la sua persona. Sfido il consigliere a trovare una parola in questo senso. All’arrivo del provveditore Mori in città si fecero consultazioni sull’opportunità politica, ai sensi dell’autonomia scolastica prevista dal Titolo V della Costituzione. Credo che in questo caso ci siano stati effetti collaterali rispetto ai quali non sento di avere alcuna responsabilità politica. L’unica cosa che io ho detto è che il modo in cui è stato rimosso il dirigente Mori non ha avuto senso. Il giorno dopo ho cominciato a lavorare col professor Malaguti. Si cerca di pescare in un torbido che non c’è”.

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