In partenza ad ottobre corsi ad hoc per i genitori che accompagnano i figli in palestra o piscina. Progetto innovativo per l'Italia, solo un altro esempio nella città di Milano
Da ottobre i genitori che accompagnano i figli in piscina o in palestra avranno la possibilità di fare attività fisica mantenendosi in forma e risparmiando tempo. Il Comune di Modena ha firmato un protocollo d’intesa con le società sportive e gli enti di promozione sportiva sul territorio per la diffusione attività sportive parallele pensate per figli e genitori. Così mentre si aspetta che il proprio bambino finisca la lezione di nuoto si potrà usufruire di una corsia della piscina per un’ora di nuoto libero. Oppure, contemporaneamente ad una lezione di ginnastica artistica per i più piccoli si potrà seguire una lezione di ginnastica di base per adulti. L’iniziativa rappresenta una novità per una città di medie dimensioni come Modena, l’unico altro esempio in Italia a Milano con i corsi inaugurati nel 2007.
Le adesioni delle strutture sportive modenesi sono numerose. Si potranno trovare le offerte relative a questi corsi alle piscine Dogali, Vigili del fuoco, Accademia e Pergolesi, alle Polisportiva Sacca, Modena Est, Quattro Ville, Gino Pini, Saliceta San Giuliano e Cognentese, al Centro sportivo Madonnina, alla Palestra Panaro e al CUS dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il protocollo d’intesa nasce all’interno del Piano Tempi e Orari della Città e prende spunto dai dati della ricerca ISTAT “Un approccio multidisciplinare alle analisi sull’uso del tempo” pubblicata nel 2008 (dati 2002/2003) in cui emerge che in Europa, gli italiani sono tra i popoli che dedicano la maggior parte del loro tempo libero a fare sport. Gli uomini usano le proprie ore di tempo libero a fare sport più delle donne (12% contro il 9%). Nella ricerca “Modena e lo sport: numeri, comportamenti e valori” realizzata nel 2003 dall’Ufficio Ricerche del Comune di Modena è emerso che nella fascia di età 14-64 anni oltre 4 modenesi su 10 dichiarano di praticare almeno un’attività sportiva. Solo il 2% dei modenesi pratica sport con i figli quando nell’area di Emilia Romagna, Toscana e Veneto questo accade per il 4% della popolazione.
E’ emerso, anche, che vi sono molti abbandoni soprattutto con il procedere dell’età. La maggioranza avviene dopo i 23 anni con il concludersi dei percorsi scolastici e poi vi è un altro momento di rinunce dopo i 27 anni, laddove l’ingresso nel mondo del lavoro e lo sviluppo dell’esperienza professionale richiedono il massimo di energie e di tempo e non lasciano spazio a queste attività ricreative.
La gran parte degli ex sportivi attribuisce l’abbandono dello sport alla mancanza di tempo dovuta al tempo ridotto, si deve, infatti,aggiungere il lavoro, lo studio e la famiglia.
Dalla ricerca sugli stili di vita svolta nel 2006 dall'Amministrazione comunale è emerso che la mancanza di tempo per il 65% degli intervistati, tra i 15-64 anni, è una delle cause principali d'impedimento per svolgere attività sportiva, percentuale in aumento rispetto al 2003 (52%). E sono soprattutto le donne e i ragazzi tra i 18-24 anni (81%) a dichiarare di non avere tempo per fare alcuno sport. La stessa ricerca evidenzia che il comportamento della famiglia risulta avere un’influenza particolarmente rilevante sulla pratica sportiva; nelle famiglia dove più persone praticano sport c’è, infatti, un effetto di trascinamento. La percentuale di chi pratica sport è decisamente più alta nelle famiglie con altri praticanti, mentre non ha mai praticato sport soprattutto chi proviene da famiglie dove nessun altro lo pratica.
Nei punti informativi del Comune di Modena e nelle scuole sarà distribuito l’opuscolo con il dettaglio dei corsi e per informazioni si potranno consultare il sito web dell’assessorato allo Sport (www.comune.modena.it/sport) e quello dell’assessorato ai Tempi e orari della città (www.comune.modena.it/pariopportunita).
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