Decolla in città il progetto per aiutare chi non ha avuto accesso al nido d'infanzia.
E’ felicemente decollato a Modena il progetto “Vicino a te. Azioni per l’incontro tra domanda delle famiglie e offerta di cura dei bambini” ideato dall’assessorato all’Istruzione del Comune e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Il progetto avviato lo scorso ottobre prevedeva la formazione di baby sitter qualificate da inserire in un elenco e contributi per le famiglie a basso reddito, escluse dai nidi d’infanzia comunali e convenzionati, che hanno bisogno della tata per accudire bambini da 0 a 3 anni. “Modena, che con i nidi d’infanzia comunali e convenzionati riesce a raggiungere in corso d'anno una percentuale di soddisfazione della domanda vicina al 90 per cento ed è in grado di offrire altri 350 posti circa attraverso i servizi integrativi rivolti alla fascia d’età da 0 a 3 anni – precisa l’assessore all’Istruzione e alle Politiche per l’Infanzia, Adriana Querzè - in questo modo arricchisce ulteriormente la gamma dei servizi per le famiglie con bambini piccoli.”
Sono 21 le donne che hanno portato a termine con successo il corso di formazione per baby sitter organizzato dall’assessorato all’Istruzione del Comune, potendo in tal modo essere iscritte all’elenco del personale qualificato per l’accudimento dei bambini. Sono residenti a Modena e quasi tutte di origine italiana, solo tre le straniere: due provengono dal Maghreb e una dall’est Europa. Alcune sono studentesse universitarie, la maggior parte di loro sono donne che, dopo aver abbandonato un’occupazione per accudire i propri figli, ora cercano di rientrare nel mondo del lavoro. Il corso gratuito che hanno frequentato - inizialmente le iscritte erano 25 - le ha portate in classe per le lezioni teoriche e a diretto contatto con i bambini durante le 20 ore di tirocinio presso servizi comunali 0-3 anni.
Tra dicembre 2007 e gennaio 2008 le famiglie in lista d'attesa nelle graduatorie dei nidi d'infanzia comunali e convenzionati e, più in generale, le famiglie con figli da 0 a 3 anni non frequentanti il nido, sono state informate della possibilità di richiedere l’elenco delle baby sitter e l’erogazione dei contributi se in possesso dei requisiti. Il contributo, di 3 euro e 50 l’ora per un minimo di 20 ore e un massimo di 100 ore al mese, servirà a coprire parzialmente il costo del servizio fornito dalla baby sitter che dovrà essere scelta tra quelle in elenco e regolarmente assunta dalla famiglia. Il Comune ha concordato che le tariffe delle baby sitter si collochino indicativamente tra gli 8 e i 10 euro lordi all’ora.
Sono 35 le famiglie che hanno richiesto il servizio di baby sitter. Di queste 6 hanno dichiarato un valore Isee superiore ai 35mila euro, non potranno quindi accedere ai contributi economici, ma intendono comunque avvalersi del personale qualificato in elenco e delle opportunità offerte dal progetto, come la possibilità per i loro figli di trascorrere con la tata momenti di gioco e socializzazione insieme ad altri bambini in locali attrezzati nei nidi e nei servizi del Comune. Per quanto riguarda le richieste orarie e giornaliere delle famiglie, 16 richiedono la baby sitter per 5 giorni la settimana, tra loro 5 famiglie per 8 ore al giorno, le altre per 4-5 ore, prevalentemente la mattina. Delle 19 famiglie che ne hanno invece fatto richiesta per 2-3 giorni la settima, 11 ne hanno bisogno per 5 ore al giorno, con prevalenza la mattina e 8 per 3-4 ore, con prevalenza al pomeriggio.
Sostanzialmente tre le tipologie di famiglie che hanno presentato richiesta: nuclei familiari con figli in lista d'attesa nelle graduatorie dei nidi d'infanzia comunali e convenzionati, famiglie che per motivi di salute dei bambini hanno dovuto rinunciare al posto ottenuto al nido e altre che non hanno potuto richiedere il nido perché i loro bambini erano troppo piccoli al momento delle iscrizioni o la madre era ancora a casa dal lavoro per maternità. In taluni casi si tratta di genitori con orari di lavoro flessibili, che quindi non hanno bisogno di una tata per tutta la settimana o ne hanno bisogno solo in determinate fasce orarie.
Nei prossimi giorni alle famiglie richiedenti giungerà l’elenco delle baby sitter qualificate con i loro recapiti e la disponibilità oraria, tutta la documentazione necessaria per stipulare un regolare contratto di lavoro domiciliare, presupposto indispensabile per ottenere i benefici, e i numeri di telefono dei Servizi comunali in grado di fornire informazioni e sostegno per il disbrigo delle pratiche.
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