Mercoledì 9 gennaio incontro pubblico e concerto, dalle 20.30 in viale Molza.
Design, arte, scienza e tecnologia sono le parole chiave del progetto di recupero delle ex Fonderie, sintetizzato nell’acronimo Dast, che sarà presentato mercoledì 9 gennaio alle 20.30 alla Tenda di viale Molza, a un anno dall’avvio del percorso partecipativo e nel 58esimo anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite. Il progetto Dast, definito in un anno di lavori da un Tavolo di confronto creativo composto da istituzioni, associazioni e cittadini, è una proposta di riuso dell’area delle ex Fonderie che prevede una sede di ricerca e sperimentazione di linguaggi diversi: design industriale, scienza e tecnologia, sviluppo locale, storia sociale del lavoro e arte contemporanea.
Alla sala G. Ulivi, in viale Ciro Menotti 137, dalle 16,30 sarà proiettato il film-documentario "Le Fonderie Riunite: Una storia modenese", mentre alla Tenda alle 20.30 ci sarà la presentazione da parte dei protagonisti: i partecipanti al Tavolo di confronto creativo che hanno dato vita all’inedita esperienza di dialogo per la progettazione. La presentazione sarà introdotta dal sindaco Giorgio Pighi, dall’assessore al Bilancio e partecipazione Francesco Raphael Frieri e dall’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta. Con loro ci sarà anche Marianella Sclavi, la docente del Politecnico di Milano che nella veste di facilitatrice ha condotto il progetto partecipativo alla sua conclusione. La serata si concluderà con un concerto jazz.
“Con questa iniziativa rendiamo pubblicamente conto alla città del percorso di partecipazione annunciato un anno fa per il recupero dell’area delle ex Fonderie”, spiega l’assessore al Bilancio e alla Partecipazione Francesco Raphael Frieri: “l’Amministrazione ha deciso di accogliere la proposta delle associazioni e dei gruppi che hanno preso parte a questo percorso, proponendo di destinare, nel bilancio 2008 -2010 che dovrà essere approvato nelle prossime settimane, la cifra di 5 milioni di euro per la parte pubblica. Accanto a questa somma, che sarà in parte coperta dall’Amministrazione comunale, speriamo che convergano importanti investimenti anche da parte di privati. Ci auguriamo”, conclude Frieri, “che anche nelle modalità di progettazione si riesca ad interpretare al meglio quanto emerso dal percorso partecipativo”.
“Per definire il progetto di intervento che riguarda la parte del Dast abbiamo pensato a un concorso pubblico di progettazione”, annuncia l’assessore Sitta, che spiega: “quello sulle ex Fonderie sarà un intervento misto con l’insediamento di attività di carattere sia pubblico sia privato, che porterà l’intero comparto a un livello di qualità elevato. Oltre al Dast ci saranno probabilmente altri spazi pubblici e a una parte privata, commerciale e residenziale”.
Il lavoro del Tavolo di confronto creativo è consistito in un fitto scambio e confronto fra i numerosi soggetti che si erano candidati a partecipare al progetto: tra questi, istituzioni cittadine quali l’Università, l’Istituto storico e Officina Emilia, ma anche associazioni e gruppi di interesse (Associazione amici delle fonderie, Consulta delle associazioni culturali e associazioni di volontariato), nuove entità progettuali che si sono formate nel corso del processo partecipativo (Fonderia delle Arti) e cittadini che hanno trovato nel progetto partecipativo un terreno sul quale costituirsi come interlocutori.
Proposte che inizialmente sembravano avere poco in comune hanno trovato possibilità di dialogo e collegamento all’insegna della creatività e dei saperi. Nel progetto Dast potranno così coesistere momenti formativi e ricreativi, eventi musicali e performance, spazi dedicati alla storia sociale del lavoro e alla realtà industriale locale e corsi di istruzione superiore. Nel recupero dell’edificio ex Fonderie proposto dal Dast, lo spazio della memoria coesisterà con numerose attività, che contribuiranno a definire la nuova identità dell’intero quartiere ex industriale.
Nel concerto jazz in programma alle 22.30 per festeggiare la conclusione del progetto partecipativo ci saranno Lucio Bruni al pianoforte, Enrico Lazzarini al contrabbasso, Andrea Burani alla batteria, Corrado Terzi ai sassofoni e clarinetto, Simone Pederzoli al trombone, Lucio Caliendo all’oboe e alla batteria, Cesare Vincenti alla chitarra e la cantante Lara Luppi. La Tenda è in viale Molza angolo viale Monte Kosica, www.latendamodena.it, 059214435"
Altre informazioni sul progetto partecipativo per il recupero delle ex Fonderie si trovano sul sito web www.comune.modena.it/fonderie.
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