Al termine della seduta consiliare di lunedì 14 gennaio, il Sindaco Giorgio Pighi, appena rientrato da Imola, ha fatto una comunicazione urgente al Consiglio comunale. Il Sindaco ha fatto sapere di aver partecipato, insieme al presidente della Regione Vasco Errani e ad altri sindaci emiliano-romagnoli, alla seduta straordinaria del Consiglio comunale di Imola, in segno di solidarietà verso il primo cittadino del capoluogo romagnolo, vittima di aggressioni verbali vergate contro il Palazzo comunale riferite all’adesione di Imola allo smaltimento dei rifiuti provenienti dalla Campania.
“Il giudizio politico su come è stata gestita la questione dei rifiuti negli ultimi quindici anni in Campania – ha affermato il Sindaco - è assolutamente negativo; per chi governa incombe la necessità di allertare il Paese quando la situazione può ancora essere governata e non solo a posteriori. L’attuale emergenza è dovuta ad eventi che non sono stati governati, non può però essere superata senza un intervento esterno. Occorre quindi vedere se indirizzare la protesta verso i politici che non hanno saputo governare il problema o verso i cittadini. Gli urgenti problemi creati dall’emergenza rifiuti in Campania dal punto di vista socio-sanitario, dei servizi e delle infrastrutture richiede di intervenire con urgenza; lo stesso sistema delle imprese viene messo a rischio da questa situazione. L’accertamento delle responsabilità deve andare avanti, così come la solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite, ecco perché la regione Emilia-Romagna si è fatta avanti”.
Dal punto di vista dei quantitativi – ha quindi precisato il Sindaco - si tratta di 2000 tonnellate, ossia il quantitativo di rifiuti che la nostra provincia produce in un giorno e mezzo. Nel ‘97 abbiamo smaltito un quantitativo di rifiuti anche maggiore proveniente dalla Lombardia, ma con tempi diversi. Non eravamo comunque disposti ad accettare quantitativi che potessero mettere in difficoltà il nostro sistema. Quelli provenienti dalla Campania sono rifiuti solidi urbani. Nella nostra regione ne arrivano complessivamente 5000 tonnellate, 2000 a Modena e 3000 a Imola. I rifiuti campani diretti a Modena arriveranno nella zona della discarica di via Cavazza, dove avverranno i controlli da parte di Arpa e dell’Usl, dopo il duplice controllo si deciderà se indirizzarli all’inceneritore o quali altre procedure adottare per lo smaltimento”.
“La situazione davanti alla quale ci troviamo – ha concluso il sindaco – ci conferma la necessità di potenziare i nostri impianti per rendere forte la nostra autosufficicienza, soprattutto puntando sulla raccolta differenziata, per non trovarci a nostra volta, in futuro, in una situazione di emergenza”.
L’argomento non è stato discusso in Consiglio comunale come stabilito dalla Conferenza dei Capogruppo riunitasi nella stessa mattinata di oggi, che rimandato il dibattito alla successiva seduta consiliare.
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