Un libro-game esamina 33 esperienze di riqualificazione urbana dei centri storici
Dalla Grecia alla Finlandia, dal Canada al Portogallo passando per il Veneto e l’Emilia-Romagna. Sono 33 le esperienze e i progetti per rendere più belli e vivibili i centri storici, realizzati in città europee e nordamericane e ora raccolti nel libro “Urbe Viva”, realizzato da un gruppo di lavoro del Comune di Modena all’interno di un progetto europeo, in collaborazione con altre cinque città: le italiane Bologna e Padova, la portoghese Coimbra, la greca Patrasso e la spagnola Santa Cruz de Tenerife.
I progetti analizzati - per Modena le esperienze di Modenamoremio e il rilancio dell’area della Pomposa - vanno dagli aiuti alle botteghe storiche e ai cinema del centro, come è accaduto a Firenze e a Monza, al restauro degli ex edifici industriali sperimentato nella città finlandese di Tampere, fino alla creazione di associazioni di commercianti: progetti analoghi a Modenamoremio sono nati, ad esempio, a Bilbao e Valencia. Ancora, iniziative culturali, da Modena Medina a Terra di Motori fino ai concerti jazz e alle animazioni per bambini, per citare soltanto alcune delle esperienze realizzate sotto la Ghirlandina.
Interessanti anche le sperimentazioni della città francese di Roubaix o della statunitense Denver, che hanno messo a disposizione di cittadini e visitatori hostess e steward per dare informazioni e garantire la sicurezza e il presidio di alcune zone. Sempre a Denver, ma anche a Santa Cruz de Tenerife, i progetti di recupero urbano si sono incrociati con gli interventi sociali, come l’accoglienza dei senza fissa dimora e l’assistenza agli anziani soli. L’analisi e il confronto realizzati in circa un anno di lavoro sono stati raccolti in un libro che sarà presentato il 17 settembre nella sala del Consiglio della Provincia di Modena. La particolarità è che si tratta di un libro-game, nel quale a partire dalle esperienze reali si delineano rischi e opportunità per gli interventi sul commercio e sulla qualità della vita urbana e si tenta di costruire un vademecum per migliorare la qualità della vita nelle città e, in particolare, nei centri storici. Tra le raccomandazioni che emergono, l’importanza di armonizzare gli spazi commerciali del centro storico con l’offerta merceologica delle periferie, di garantire un buon accesso ai pedoni ma anche alle merci, di creare spazi pubblici nei quali poter organizzare attività culturali o sociali, creare una riconoscibilità delle aree dei centri storici sulla falsariga dei centri commerciali pianificati, incentivare l’intervento privato in sinergia con quello pubblico e soprattutto promuovere la partecipazione dei cittadini attraverso un’adeguata informazione e forme innovative di consultazione.
Il manuale realizzato nel progetto Urbe viva, finanziato dall’Unione europea e organizzato in collaborazione con Aiccre, è disponibile gratuitamente all’assessorato alle Politiche economiche (progetti.economici@comune.modena.it, 059 2032306), oppure on line (www.comune.modena.it/economia e www.urbeviva.net).
I progetti analizzati - per Modena le esperienze di Modenamoremio e il rilancio dell’area della Pomposa - vanno dagli aiuti alle botteghe storiche e ai cinema del centro, come è accaduto a Firenze e a Monza, al restauro degli ex edifici industriali sperimentato nella città finlandese di Tampere, fino alla creazione di associazioni di commercianti: progetti analoghi a Modenamoremio sono nati, ad esempio, a Bilbao e Valencia. Ancora, iniziative culturali, da Modena Medina a Terra di Motori fino ai concerti jazz e alle animazioni per bambini, per citare soltanto alcune delle esperienze realizzate sotto la Ghirlandina.
Interessanti anche le sperimentazioni della città francese di Roubaix o della statunitense Denver, che hanno messo a disposizione di cittadini e visitatori hostess e steward per dare informazioni e garantire la sicurezza e il presidio di alcune zone. Sempre a Denver, ma anche a Santa Cruz de Tenerife, i progetti di recupero urbano si sono incrociati con gli interventi sociali, come l’accoglienza dei senza fissa dimora e l’assistenza agli anziani soli. L’analisi e il confronto realizzati in circa un anno di lavoro sono stati raccolti in un libro che sarà presentato il 17 settembre nella sala del Consiglio della Provincia di Modena. La particolarità è che si tratta di un libro-game, nel quale a partire dalle esperienze reali si delineano rischi e opportunità per gli interventi sul commercio e sulla qualità della vita urbana e si tenta di costruire un vademecum per migliorare la qualità della vita nelle città e, in particolare, nei centri storici. Tra le raccomandazioni che emergono, l’importanza di armonizzare gli spazi commerciali del centro storico con l’offerta merceologica delle periferie, di garantire un buon accesso ai pedoni ma anche alle merci, di creare spazi pubblici nei quali poter organizzare attività culturali o sociali, creare una riconoscibilità delle aree dei centri storici sulla falsariga dei centri commerciali pianificati, incentivare l’intervento privato in sinergia con quello pubblico e soprattutto promuovere la partecipazione dei cittadini attraverso un’adeguata informazione e forme innovative di consultazione.
Il manuale realizzato nel progetto Urbe viva, finanziato dall’Unione europea e organizzato in collaborazione con Aiccre, è disponibile gratuitamente all’assessorato alle Politiche economiche (progetti.economici@comune.modena.it, 059 2032306), oppure on line (www.comune.modena.it/economia e www.urbeviva.net).
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